ID: 2936  Discussione: Il sabato notte dei vampiri

Autore: Salvatore Scala  - Email: salscala@hotmail.it  - Scritto o aggiornato: lunedì 10 aprile 2006 Ore: 18:58

“Il sabato notte dei giovani vampiri”
Cari ragazzi di questo splendido forum, in alcuni paesi, si pensa che i “cosiddetti ragazzi del sabato sera”, si trasformino in “Vampiri”; tante storie si raccontano su di essi, ma al contrario di essi i giovani d’oggi vanno a caccia di nuove avventure, attimi che spezzano il fiato tra un secondo e l’altro, rischiando la propria vita increduli del pericolo che li avvolge. Leggiamo sui i giornali, sentiamo per TV, di episodi che parlano di giovani, che pur di aggiungere un trofeo, cioè un’emozione pura nella loro vita, fanno cose che noi riteniamo da manicomio, eppure, questi ragazzi per spingersi a ciò cosa mai pensano? Troppe volte queste domande affiggono le menti dei genitori, convinti che i propri figli siano angeli, ma essi la notte si trasformano diventando persone nuove, nel loro gergo “rinati”, per tale motivo è stato assegnato a loro il termine di “Vampiri del sabato notte”. Tali ragazzi, presi da una voglia eccessiva, dal loro motto “tutto e subito”, sono ignari di ciò che realmente serve al loro farbisogno, eppure non possono fare a meno di essere così; non sappiamo la natura che li spinge in queste azioni, le nostre risposte, per quanto possano essere soddisfacenti, nulla fermerà la loro voglia di sfrenato divertimento senza limiti. Una domanda che ci sfiora la mente è una:<< perché il loro divertimento nasce dal dolore provocato agli altri?>>, domande di questo tipo, non hanno risposta, forse i motivi sono nascosti nel profondo di un’incoscienza, tale da porre un ragazzo davanti l’altro senza la comune idea di vivere sotto lo stesso cielo, scambiare idee, parlare, ma solo col pensiero in corpo di rifiuto verso chi è diverso; pensiamo che i “branchi”, siano scomparsi, in realtà penso che sia una scomparsa immaginaria, dovuta alla nostra indifferenza verso di loro, poiché sono stati e sono eventi che ormai appartengono alla nostra vita quotidiana, per non parlare poi di paura, i giovani d’oggi la paura non sanno cos’è, sono catturati dal desiderio che li spinge in un tunnel dove la strada del ritorno è stata sbarrata, andar avanti con la consapevolezza di vivere ogni giorno al massimo delle proprie risorse, “Carpediem”.
Sasy Scala