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Argomento presente: « PER IL DOTT. FRANCESCO PENZA »
ID: 2815  Discussione: PER IL DOTT. FRANCESCO PENZA

Autore: Angelo Guarino  - Email: AngeloJG@aol.com  - Scritto o aggiornato: domenica 13 novembre 2005 Ore: 12:07

Copia di lettera mandata al dott. Penza in risposta alla sua del 11-11-05.

Caro Francesco Penza - proprio in questo momento ho ricevuto la tua risposta e........che sollievo.

Per un momento ho creduto di aver sbagliato. Ho anche cercato di fermare la trasmissione della lettera, ma era troppo tardi. Benche' detto senza un filo di malignita', avevo creduto di aver sbagliato nel dirti che nella tua lettera "Il Banchiere e la Sigaretta' c'erano sole domande, riflessioni e nostalgie, senza un consiglio o una via per riabilitazione questi esseri.
Sono contento che hai interpretato la mia lettera come "s' intendeva", cioe senza malignita'. Dispiacente di usare "questi esseri" ma non ho altro nome per indicarli. Oltre ad essere "brain washed", cioe' senza un filo di ragione, essi sono egoisti, si egoisti per la ragione che non solo non hanno rispetto per se stessi, ma, per un "piacere lampo", non hanno rispetto o amore per i loro familiari. Non hanno rispetto per la loro madre o padre, moglie/marito e per di piu' per i loro figli.
Solo l'altro giorno dicevo ad un amico, che e' sulla sua ultima tappa, che aveva sbagliato tutto per non aver dato ascolto alla ragione e lui mi diceva di non aver rimpianti per la sua vita e quando menzionai l'amore della moglie di 30 anni e il rispetto dei suoi figli, si scrollo' nelle spalle.
Si, Francesco, brain-washed al punto di non curarsene di se stesso e di quelli che gli vogliono bene, solo per una boccata di piacere-lampo. Solo a scriverlo e ricordare l' incidente, mi viene da piangere.
Qui, negli Stati, non son bastati i milioni di dollari spesi per la loro riabilitazione; non sono bastati i "spots' alla televisione; non solo bastati i seminari in ogni citta', grande o piccola. Ogni anno un elevatissiomo nunero di ragazzi (piu' ragazze) incominciano a fumare, in barba alla "STAT". (Stop Teenage Addition to Tobacco = ferma i ragazi dall' addizione del tabacco) e alle conseguenze del piacere-lampo di una boccata di sigaretta.
Non ho i dati ufficiali su questo punto, ma solo guardando intornio sembra che il numero dei fumatori non sia diminuito, in barba alla propaganda, agli sforzi della societa' per la loro riabilitazione e dal fatto che oggi un pacco di sigarette costa quasi 7 dollari (in confronto a 2.95 di pochi anni fa") anzi sembra che sia aumentato specialmente nel settore femminile e tra i minorenni.
Ad un punto viene la voglia di dire, ma si... andate al diavolo. Volete fumare, volete mettere fine alla vostra vita per un piacere-lampo, fatelo pure, ma quando la fine si avvicina, non chiedete aiuto medico al governo o alle assicurazioni, siete "on your-own", cioe' siete sulle vostre proprie forze finanziarie. Noi (il popolo) non spenderemo neanche una lira per la vostra salvezza. Ne abbiamo gia' spesi abbastanza per la vostra riabilitazione. Ora basta.
In un articolo su di un giornale locale, osai publicarlo come un "ultimatum" alla soluzione fumo. Fui bombardato senza fine, mi si accuso' di non aver pieta', sentimento umano, di non aver cuore.
Allora, qual' e' la soluzione?
Angelo

Francesco, riguarda il sistema sanitario americano, non basta una lettera, ce ne vorrebbero tante e tante.
In quanto a quello riservato ai nostri compaesani d' oltreocano, non esiste differenza etnica. Qui siamo tutti uguali alla "Livella di Toto' La sola differenza e' la finanziaria. I ricchi pagano la loro assistenza sanitaria profumatamente, i poveri l'ottengono gratis. Quelli del centro, i "middleclass", ne lasciano le penne.
Grazie per la Medicina delle Crociate, erano anni che non ne leggevo una.
Angelo

 
 

ID: 2819  Intervento da: Penza Francesco  - Email: francopenza@interfree.it  - Data: domenica 13 novembre 2005 Ore: 12:07

Caro Angelo,
Mi stupisce il fatto che in tanti anni di permanenza in America come tu abbia conservato e probabilmente migliorato il tuo italiano scritto. Sei molto chiaro ed esauriente. E' davvero un piacere leggerti, anche a parere di altri amici che hanno letto i tuoi post. In più le tue notizie non sono le solite americanate lette sui giornali, ma fatti e realtà di prima mano che ci fanno anche conoscere lo stato di benessere dei cittadini torresi all'estero.
Trovo i tuoi interventi sanguigni e volitivi, anche se un tantino polemici, ma si evince che sei un animo buono. Ma quello che è eccezionale di te è che tu ami l'Italia e l'America allo stesso modo, con la stessa intensità non facendo come molti che sputano nel piatto dove mangiano.
Però molto spesso esprimiamo giudizi troppo, come dire, "totalitari", affrettati e affettati. Scusami, ma io sono medico e conosco un pochino più di te la sofferenza umana, anche perché la mia prima laurea fu in filosofia, ma questo non vuol dire. Ma faccio geriatria per vocazione, spesso senza compenso, curo gli anziani e notte e giorno sento sulle spalle il peso dei loro acciacchi.
A tutto si abitua l'uomo, tranne che alla sofferenza fisica. Spesso un bicchiere di vino in più e una dozzina di sigarette illudono di lenire questi malesseri, specie se sono di natura psicologica. Oramai tutti sanno che una buona parte di malesseri fiisici sono somatizzazioni esistenziali, in pratica di origine nevrotica che qualcuno chiama stress-cattivo, esaurimento nervoso, ecc.
Sappi che il fumatore, in pratica, è un tossicodipendente. Tabacco, alcool e persino sesso smodato e incontrollato sono definite droghe casalinghe, ma sempre droghe sono. Il problema della dipendenza, si sa, non è quella fisiologica, ma è la dipendenza psicologica difficile da debellare.
Se ci si fa una capatina presso l'unità sanitaria Napoli 5 di Torre del Greco, in pratica l'ex convalescenziario: il Bottazzi, si inquadra una situazione tossicologica paragonabile a quella delle città americane.
Il fumo è letale, caro Angelo, 8 tumori ai polmoni su dieci sono di origine tossica, al primo posto il fumo, ma questo non vuol dire che un tabagista non ami i suoi cari; lo dimostra il fatto che pur esistente in tutti gli umani il senso di conservazione essi fanno del proprio destino una tragedia annunciata, senza ESSERE CAPACI di smettere.
Non so se Tu hai mai fumato, Angelo, o hai mai assunto droghe, (per esse intendo medicamenti atti a lenire il dolore, come un semplice antinfiammatorio o un morfinico, ecc.). Quello che conta, per il paziente, è il sollievo immediato, per il resto Dio penza. E il tabagista è un paziente, che bisogna redarguire, anche minacciare per farlo smettere, ma anche comprenderne la fragilità e capirlo, pur senza giustificarlo.
Torre del Greco è una città con caratteristiche metropolitane. Luigi Mari ci ricorda che ha un reddito pro-capite superiore alla media nazionale, anche se sperequato. Il benessere favorisce e i vizi. I tempi moderni hanno raffinato la cultura del piacere, per esorcizzare quella del dolore che l'uomo sa di non poter mai vincere nemmeno con il progresso della scienza, poiché due patologie vengono sconfitte e quattro ne nascono minacciose e incurabili.

Dott. Francesco Penza

P. S. - Si dicono tante cose sul sistema sanitario americano. Ma qual'è la verità per una testimonianza di prima mano. Ti sarei molto grato se ci ragguagliassi di più.



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