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Argomento presente: « L’ANGOLO DELLA RELIGIONE »
ID: 2758  Discussione: L’ANGOLO DELLA RELIGIONE

Autore: Penza Francesco  - Email: francopenza@interfree.it  - Scritto o aggiornato: giovedì 3 novembre 2005 Ore: 09:19

Il peccato originale-La mela-Il serpente
Prima che l’uomo commettesse il peccato originale, bisogna ricordare l’Animismo, (tutte le cose del creato hanno un’anima: dal greco anemos vento, soffio, pneuma), il Totemismo, Religione tellurica.
Quale peccato commise Adamo ed Eva nel Paradiso? Popolarmente si risponde che mangiarono una mela proibita. Conviene subito notare che nel racconto non si menziona una mela. Quest’idea deriva dalla versione latina della Bibbia. In questa lingua mela si dice malus e male si dice malum. Siccome Adamo ed Eva mangiarono il frutto del male (malum) si pensò che avessero mangiato una mela (malus) a causa di un’assonanza tra i due lemmi latini. Oggi che le Bibbie non sono più in latino ma in lingua volgare, leggiamo che non mangiarono una mela ma un frutto proibito. Dio mortificò Adamo ed Eva per aver mangiato un frutto? Il serpente invece è un simbolo, come anche il frutto.
Dai moderni studi biblici ed archeologici si sa che il serpente era il simbolo della religione cananea, che gli Israeliti conobbero entrando nella terra promessa. I Cananei avevano come simbolo della divinità il serpente, per la fama di conferire l’immortalità per il cambio della pelle che gli garantiva il ringiovanimento; perché dava fecondità strisciando sulla terra, che per gli orientali rappresenta la dea Madre, feconda e donatrice di vita; perché trasmetteva saggezza. Queste tre caratteristiche dettero al serpente il simbolo della saggezza e dell’immortalità, non solo tra i Cananei, ma anche tra gli Egizi, i Sumeri, i Babilonesi.
Il rapporto tra Israele e la religione cananea fu sostanziale. Quando gli Israeliti entrarono nella terra promessa, si trovarono davanti ad una popolazione più evoluta e sviluppata. Il loro Dio si chiamava Baal ed era un Dio che concedeva la pioggia, il raccolto abbondante e la fertilità delle campagne. La forma più comune con cui era rappresentato Baal era il serpente, simbolo della vita e dell’immortalità. Baal aveva la compagna Ashera, dea dell’amore e della fecondità. Il culto alle loro divinità era reso dai Cananei mediante la prostituzione sacra. Essendo un popolo eminentemente agricolo, essi pensavano che la fertilità della campagna e l’esito del raccolto dipendessero dall’unione sessuale di Baal con la sua sposa Ashera. Pertanto si dovevano riprodurre sulla terra e non soltanto nel regno degli dei i rapporti sessuali allo scopo di mantenere costante la fecondità. Per questo motivo i Cananei rendevano attuali i rapporti divini con prostitute sacre predisponendo piccole camere di fianco al tempio. Gli Ebrei cominciarono a rivolgersi al serpente, simbolo di Baal, sebbene avessero sempre Jahvè come Dio Nazionale. Dopo secoli gli Ebrei si affrancarono dai Cananei, sostituendo i sacrifici di bambini primi nati all’agnello, ricordando così il peccato originale.
Repetita juvant! Molte lettere sono giunte in redazione, sebbene le poste non funzionino, e la risposta è ripubblicare l’articolo di Franco Penza.

Dott. Franco Penza
direttore giornale L'Infinito


 
 

ID: 2759  Intervento da: Luigi Mari  - Email: info@torreomnia.com  - Data: giovedì 3 novembre 2005 Ore: 09:19

Riceviamo e pubblichiamo con beneplacito del latore.

CLINICA SALUS A MONDRAGONE
Complimenti al prof. di Urologia Federico De Joanna, medaglia d’oro!
Per una patologia vescicale, ho tentato due volte di essere sottoposto ad intervento chirurgico, ma invano. Affermavo che non sarei mai entrato in sala operatoria, ma il professore introduceva il cistoscopio in vescica ed accertava il male. Dopo quell’esperienza, ho cambiato idea, e alla Clinica Salus sono stato operato in endoscopia chirurgica.
Da queste colonne, porgo sentiti ringraziamenti al prof. De Joanna, al dott. D’Angelo, agli infermieri, al caposala Nicola e al personale tutto della Clinica Salus di Mondragone.

Franco Penza


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