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Argomento presente: « Niente scuse fine alla povertà »
ID: 2755  Discussione: Niente scuse fine alla povertà

Autore: loffredo Carlo  - Email: carloloffredo@hotmail.it  - Scritto o aggiornato: venerdì 4 novembre 2005 Ore: 15:48

Niente scuse.
Mettiamo fine alla povertà.

Arci Oblò dice Stop alla povertà
A Torre del Greco la celebre associazione vende White Band e inaugura la nuova sede con un reading che mischia Poe e folclore

28 ottobre 2005 - Gabriella Saba

Fonte:
Si intitola "La notte del gatto nero" ed è la prima iniziativa al pubblico del circolo Arci Oblò di Torre del Greco nella sua nuova sede.

Tra munacielli, fattucchiere e janàre la tadizione popolare incontra Edgar Allan Poe: Lettura de "Il cuore rivelatore" dell'autore americano a cura di Gordon Poole (docente di letteratura nord-americana all'università Orientale di Napoli) ma anche di "A' Livella" di Totò e di "Verrà la morte e avrà i tuoi occhi" di Cesare Pavese a cura dell'attore teatrale Pasquale Fruilio.
Le musiche d'accompagnamento sono del maestro Aniello Palomba, inoltre ci sono una mostra documentaria e tanti dolci. In breve. E' una sorta di festa alternativa ad Halloween, incentrata sulle tradizioni napoletane.
Che c'entra tutto questo con la campagna della Coalizione? Nulla. Però l'Arci Oblò vende le White Band, per questo abbiamo deciso di segnalare il loro primo evento.
info: http://www.arcinapoli.it/circoli.php cliccando sulla scheda del circolo Arci Oblò.

Per maggiori info:
http://web.nientescuse.it/nientescuse/articoli/83.html

:: Oltre un miliardo di persone condannate alla poverta' estrema.
:: 104 milioni di bambini non possono andare a scuola.
:: 860 milioni di adulti non sanno ne' leggere ne' scrivere.
:: La fame e' una realta' quotidiana per 852 milioni di persone.
:: 1.400 milioni di persone non hanno un lavoro dignitoso.
:: Altrettante non hanno accesso all'acqua potabile.
:: L'Aids ha gia' contagiato 40 milioni di persone.
La poverta' e' la piu' grande violazione dei diritti umani

http://web.nientescuse.it/nientescuse/

http://www.millenniumcampaign.it/

 
 

ID: 2767  Intervento da: Amministratore .  - Email: info@torreomnia.com  - Data: venerdì 4 novembre 2005 Ore: 15:48

Credo che questo pezzo della brava Emanuela Palomba sia più esplicativo del primo messaggio di questa discussione:

Inaugurazione Arci Oblò a Torre del Greco.

In concomitanza con la notte di Halloween, si è tenuta l’inaugurazione della nuova sede dell’Arci (Associazione culturale ricreativa italiana) Oblò Torre del Greco. E’ stata organizzata una serata a tema, “La notte del gatto nero”con tanto di ambientazione tetra e ragazzi in maschera. Il presidente dell’associazione, Daniele Ciavolino, era entusiasta di esser riuscito, insieme a 70 ragazzi tesserati all’associazione, a creare tale associazione proprio a Santa Maria la Bruna, zona socialmente e culturalmente debole. “A breve cominceranno varie attività - afferma il presidente - come il doposcuola gratuito per i minori a disagio sociale, ci sarà la nascita di un giornaletto, Scirocco, fatto dai ragazzi, ed in più la commercializzazione di braccialetti contro la guerra, concessa dall’associazione “Poche Scuse” (O.N.G.). La serata è stata un mix di poesia e musica. Pasquale Frulio, con l’accompagnamento musicale del maestro Aniello Palomba ha interpretato “La Livella” di A. De Curtis, ma magistrale è stata l’interpretazione di Gordon Poole (Docente di letteratura all’università Orientale) di “Il cuore rivelatore” una racconto breve tratto dalla serie del mistero e del terrore di E.A. Poe. Ma la cosa più entusiasmante, a mio parere, è stata la cornice in cui si è inserita questa serata, una cornice fatta di giovani, tanti giovani, fieri di quello che avevano costruito, e desiderosi di poter fare anche meglio in futuro.

Emanuela Palomba - Fonte Ephemerides




ID: 2756  Intervento da: Amministratore .  - Email: info@torreomnia.com  - Data: mercoledì 2 novembre 2005 Ore: 14:55

Oggi non esiste più da noi la povertà del dopoguerra; c'è un altro tipo di povertà, quella dello spirito, quella del rifiuto della solidarietà o del perdono.
Lo stralcio di Carlo Boccia, qui sotto, estrapolato dalla nuova sezione in Torreomnia: "E' arrivato u papore i papà", fa capire come puo essere romantica, nobile la povertà quando era dignitosa e fatta di sogni e di speranze.

"Nelle lunghe notti d’inverno, seduti intorno al braciere (u rasiere), allora non c’era la televisione, fra fattarielli e cuntarielli, tratti dal grande libro immaginario che era la mente dei nonni, noi pensavamo ai nostri cari lontani, e dai loro racconti sull’America, cercavamo di immaginare come fossero i televisori, i frigoriferi, le grandi e lunghe automobili, le cucine (da noi si usava ancora il focolare), le grandi strade a quattro corsie, le scale mobili, il treno sottoterra e altro ancora; poi, con i grandi occhi spalancati, andavamo a dormire sognando l’AMERICA.
Carlo Boccia


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