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Argomento presente: « A proposito della Biblioteca »
ID: 2732  Discussione: A proposito della Biblioteca

Autore: Russo Flavio  - Email: flaviorusso5@virgilio.it  - Scritto o aggiornato: giovedì 27 ottobre 2005 Ore: 15:07

Biblioteca “Enzo Aprea”, finalmente una realtà

Molti libri, disposti su diversi scaffali, non costituiscono una biblioteca, ma semplicemente una libreria che, non a caso, cresce di pregio col crescere del loro numero e dei relativi prezzi. Ha senso perciò stimarla in base alle rispettive entità materiale ed economica: ben diverso però il criterio informatore sotteso alla Biblioteca Comunale di Torre del Greco. Al suo interno, infatti, al di là della mera consultazione dei volumi, al di là della loro custodia, al di là del loro progressivo incremento, dovranno avvicendarsi tutte le manifestazioni connesse con la cultura, restituendo perciò ai libri il loro implicito ruolo trainante. Ideale perciò lo scenario fornito da Villa Macrina e dal suo giardino.
Alcuni mesi or sono un articolo faceva giustamente osservare che la vera biblioteca di Torre del Greco sarebbe sorta nel centro della città, in un apposito edificio, con ricchezza di servizi e ridondanza di volumi. Sarà certamente così un giorno che spero non lontano, ma per quanto mi risulta purtroppo neppure vicino. Per il momento dobbiamo accontentarci di una modesta Biblioteca, inserita però in una splendida villa, premessa e promessa di crescita culturale. Si spiega così il clima di attesa e di simpatia che circonda la sua entrata in servizio, a partire dalla stessa titolazione, Enzo Aprea, voluta dagli studenti della città su suggerimento dei rispettivi docenti.
Dei suoi 12.000 volumi oltre 2.000 sono pregiatissime opere, stampate fra il 1500 ed il 1800, mentre i restanti concernono le diverse branche della pubblicistica e della narrativa. Sono in gran parte ascrivibili alle generose donazioni del Santuario-Parrocchia “Maria SS.ma del Buon Consiglio” e dell’Associazione Culturale “Prometeo” e di molte case editrici nazionali. Mentre i primi sono stati collocati sulle scaffalature del piano terra e rialzato, i secondi, distribuiti per argomento all’interno delle diverse sale, occupano il secondo piano della Villa. Una delle sale, in particolare, è dedicata al Fondo VESUVINFORM, Centro di documentazione e promozione per gli studi sul territorio dell’area vesuviana. Tutto il secondo piano della Biblioteca, per ovvie ragioni, non sarà direttamente accessibile ai fruitori.
La presenza di un fondo di antichi volumi tanto cospicui quanto preziosi, salvati miracolosamente ed in extremis dalla voracità dei topi, unici vertebrati che per qualche decennio si sono seriamente interessati degli stessi, ha suggerito la creazione di una apposita sezione antiquaria riservata ai soli studiosi ed ubicata al piano terra. Rievocherà nel suo nome Aniello Ignorato, Agente Scelto della Polizia di Stato decorato di medaglia d’oro al valore civile, che perse la vita per porre eroicamente in salvo alcuni cittadini torresi.
Mi sembra giusto, a conclusione di queste brevi osservazioni, ringraziare i ragazzi del GAV, coordinati dall’ingegnere Domenico Izzo. Muniti di semplici guanti, mascherine e pennelli hanno dissepolto dallo spesso strato di sterco diverse migliaia di libri, antichi e moderni restituendoli alla Città che ormai ne aveva perso del tutto la memoria. Nessun esperto è corso in loro aiuto durante il lungo e ributtante lavoro: del resto non esistono esperti in rimozione dello sterco!

Flavio Russo
Assessore alla Cultura Comune di Torre del Greco

 
 

ID: 2733  Intervento da: messaggio libero  - Email: email@inesistente.00  - Data: giovedì 27 ottobre 2005 Ore: 15:07

Settembre a Torre 2005. Non solo libri.

Settembre a Torre, vuole scimmiottare “Settembre al Borgo” di Casertavecchia? Non crediamo perché nel bene o nel male, il mese di settembre è stato foriero di numerosissime attività da parte soprattutto di gruppi, associazioni e privati, che hanno proposto alla civica Amministrazione eventi di grande e meno grande importanza, ma che a mio avviso hanno un valore: mettere alla portata di tutti il modo di fare cultura di noi Torresi anche nel corso di un evento sportivo internazionale.
Della Festa dei 4 Altari abbiamo già detto in altra pagina e discorre anche il nostro Ciro Adrian Ciavolino, al quale non possiamo dare certo torto per i concetti esposti. Per ribadire il nostro pensiero sulla Festa dei 4 Altari, sono dell’avviso che va realizzata, tenuta e riproposta in una cornice più degna ma soprattutto con la presenza di un direttore artistico che non sia artista presuntuoso, bensì competente ed amante della cultura e delle tradizioni torresi.
Archiviato il capitolo Festa dei 4 Altari, cui dedichiamo pagina 8 e 9 oltre l’articolo di Ciavolino, parliamo di tennis. Un grande evento sportivo che ha proiettato Torre del Greco nel mondo. Non finiremo mai di dire grazie a Carmine Palumbo, ai suoi amici del Circolo Oplonti, per aver fatto arrivare in città questo grande evento. Quello che infastidisce è come al solito il patner pubblico. Probabilmente al Comune di Torre del Greco hanno iniziato a credere con troppo ritardo all’avvenimento e quindi qualche discresia si è rilevata. Quello che non condivido come cittadino è l’atteggiamento offensivo nei confronti della municipalità, allorquando si abbellisce solo una zona di Torre del Greco (nei pressi della sede delle gare della Coppa Davis) e non si arriva a capire che il decoro urbano è diritto dei cittadini 365 giorni all’anno ed anche in occasione della Davis. Palumbo e Soci hanno ancora una volta dimostrato che privato è bello e che gli imprenditori uniti riescono anche a fare belle cose; ma soprattutto hanno dimostrato che quando c’è una struttura allora Torre del Greco può ospitare ed organizzare tutto quello che vuole.
L’esempio di Carmine Palumbo va seguito e sostenuto per lavorare insieme per dare alla nostra città altri momenti simili in settori anche diversi come il corallo. E in ciò non posso che dar ragione all’illustre collega nostro concittadino Mimmo Liguoro, giornalista RAI, che intervistato da “Il Mattino”, nei giorni scorsi ha proposto di lanciare un settore come il corallo proprio come è avvenuto con lo sport. Anche se, caro Mimmo, apprezziamo l’amore per la nostra città, tua città natale, ma Torre del Greco non vive solo di traffico come fattore negativo, le cose che non vanno sono purtroppo ben altre.
In questo numero ci occupiamo anche dell’IPSEMA l’Istituto di Previdenza per il Settore Marittimo, che sotto la presidenza dell’avv. Antonio Parlato, sta svolgendo una più presente attività istituzionale e d’immagine con le iniziative di cui parliamo all’interno di questo giornale.
Come sempre abbiamo gli interventi di Andrea Di Lecce e Claudio Romano, l’articolo molto atteso di Alessandra Manca sui viaggi (oggi si parla di Frigento), le recensioni di Anna Visciano, “il murales” di Salvatore Ciliberti e Rossella Saluzzo che illustra la nuova iniziativa della “Prometeo” con la rassegna Cultura sotto il Vesuvio, tenutasi nella cornice di Villa Macrina il 22 settembre a margine delle iniziative per la Coppa Davis.
Un’ultima notazione voglio dedicare all’iniziativa privata ed anche a quella pubblica. In occasione dei recenti grandi eventi cittadini, abbiamo assistito ad un coacervo di manifestazioni promosse dai privati. Ebbene, da queste colonne un plauso va fra tanti alle associazioni De Bellis e Prometeo, alla Lega Navale ed a tutti quelli che in nome di sana cultura lavorano con sacrifici e dedizione al miglioramento culturale della nostra città. Riguardo al pubblico, che qualcuno mi accusa di tenere sempre sotto il tiro della critica, vorrei far notare che quando ci si impegna per realizzare un’opera se ne può fruire per ogni tipo di avvenimento. E’ il caso di Villa Macrina, che restaurata alcuni anni fa, dopo tanto penare, è diventato come giusto che sia fulcro delle iniziative e degli eventi, i grandi eventi come oggi si suol dire, che si realizzano a Torre del Greco grazie anche alla disponibilità di questo grande capolavoro architettonico torrese.
Tommaso Gaglione


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