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Argomento presente: « Angelo da New York esplode »
ID: 2715  Discussione: Angelo da New York esplode

Autore: Angelo G.  - Email: riservata@redazione.it  - Scritto o aggiornato: mercoledì 26 ottobre 2005 Ore: 10:20


ID: 2697 Discussione: Ciao a tutti! sono americano

Autore: Rinaldo . - Email: rinaldo48@hotmail.com - Data: mercoledì 19 ottobre 2005 Ore: 14.32

Ciao a tutti! sono americano,
abito a new york, ma la mia nonna e' torrese.. e' venuta in america negli anni sessanta.. sono stato a torre quest estate per due mese con i miei parenti torresi.. era la mia terza volta a torre. devo dirvi che america e' un posto completamente diverso di quello che troviamo a torre. la vita, le gente, il modo di essere.. e come si mangia. qui in america si mangia come un cane.. tutto e' "fast food" come mcdonalds. come manco una bella mozzarella di buffala fresca. questa e' una altra cosa, in america non esiste la mozzarella di buffala. e' quasi impossibile di trovare. c'e' solamente un negozio in citta' che conosco che vende la mozzarella di buffala importato d'italia. qui si mangia una prima colazione che fa proprio schifo, non e' come in italia dove si mangia leggera nella mattina. qui tutti sono sempre, sempre, sempre a lavoro e non prendono tempo per rilassare un po.. la vita e' cosi diversa. di new york.

E-mail: rinaldo48@hotmail.com


Mega-risposta dal vecchio iscritto al forum Angelo G. da New York: e-mail riservata in redazione per volere dell'autore.

Caro Luigi - Benche', come un rito, sfoglio e godo giornaliermente il Torreomnia, mi ero proposto di non mandare piu' lettere al Forum (battezzato da me,"Sito d' incontro) e per un pezzo ho mantenuto il mio silenzio, ma ora una sputazzata in faccia all' Americana mi ha indotto a rompere la mia promessa. Mi riferisco alla lettera mandata al Forum da "SONO UN AMERICANO" Rinaldo, in data 19 Ottobre, 2005.
Luigi, permettimi di aprire una parentesi prima che arringo il sig. Rinaldo. Non ho mai offeso e non intendo offendere ora, non e' il mio carattere. La lettera servira' solamente per rinfacciare il sig. Rinaldo per il suo sciorinamento.
Se i dati e i luoghi suonano un po' offensivi, credimi, Luigi, non e' lo scopo di questa lettera.
E' la mancanza di mozzarella di buffala o "il fast food" una buona ragione per il sig. Rinaldo di umiliare la sua terra natia?, l'America' e' "Il mangiare come un cane", la "prima colazione, che fa veramente schifo" o il "sempre, sempre" al lavoro che degrada la terra che, nel sessanta, diede a sua nonna l' opportunita di migliorare la sua vita e la vita dei suoi discendenti? Io non posso immaginare che certi dati ( alcuni fittizi, credimi) potessero degradare una grande, laboriosa e benefattrice nazione come l' America.
Riguardo il mangiare come cani (ma che scherzi, questa e' una pura bestemia) e la colazione che fa veramente schifo, io penso che il sig. Rinaldo ha valutato il suo stile di vita e non il tenore di vita generale dei New York. Se il sig. Rinaldo ha un "bone to pick" un motivo di discordia contro la "sua" America, se veramente vuole sfogare la sua delusione per aver avuto i suoi natali in una terra ove si mangia come cani o manca la mozzarella di buffala e regna suprema il fast food, io gli consiglio di andare indietro alcuni anni e scagliare una pietra (inveire) contro Giolitti che, mentre scene di miseria, dissoccupazione, siccita', malaria e fame regnavano nel Meridione, mentre esseri umani erano mandati allo sbaraglio, mentre onesti emigranti perivano nei posti di lavoro o erano trucidati, per la sola ragione di essere italiani, volle, caparbiamente ed ad ogni costo conquistare l' Eritrea.
Oh, oh, quanto bene avrebbero fatto quei quattrini se spesi in casa sua, specialmente nel Meridione. Perche' non scagli una pietra contro il governo di Crispi, sotto cui, appunto, era esplosa la grande emigrazione. La decisione di Crispi di non rinnovare il trattato commerciale con la Francia ebbe ripercursioni gravissime sull' economia agricola del Sud. L' esportazione in Francia del vino e del grano cesso' completamente. Come se non bastava vennero imposte nuove tasse per alimentare le spese militari. Il bracciante, "cornuto e mazziato" come si vuol dire, fu forzato ad emigrare, chi in Australia, chi in Argentina, chi in America, lasciando indietro vaste terre agricole. Perche' non scagli una pietra contro un l' amministratore di allora che "sarcasticamente" dichiaro' che " i loro dollari risanaranno il bilancio statale" ?
Perche' non lanci una pietra contro gli amministratori del '30, quando spavaldamente vollero dare al "piccolo'" re un impero, ai tempi quando le altre nazioni avevano gia' rilasciato o rilasciavano le loro colonie?
Oh, oh quanto bene avrebbero fatto quelle lire se spese non solo in Basilicata, ma anche nella Campania, si, anche a Torre, dove fino al trenta (e forse piu' avanti) esisteva un solo cesso (u luogh) in palazzi di 4, 5 famiglie e non sto parlando di "vascio 'a mar o "rint ' i fierr). Che sceneggiatura vedere persone uscire di casa e andare al luogo comune per scaricare il "fatto" e poi andare alla fontanina comune per attigere un secchio d' acqua per i bisogni personali. (dati questi di personale osservazione). Perche' non inveire contro gli amministratori d'allora che forzavano (per mancanza di lavoro) persone a "tirare u sciavechiel" al DeRosa (attualmente litoranea) sommersi in acqua fino al dorso e lavorando dalle 3 del mattino fino alle sette, a volte (e spesso) per giorni e giorni, senza un soldo di paga, beneficio o pensione per la vecchiaia.?
Quando ritornavano a casa, stanchi e strutti, la moglie, dalla finestra, gridava " ho messo l'acqua (intendendo dire per i maccheroni che avrebbe dovuto portare lui) e lui le rispondeva "e lavati i piedi" (no pesci, no paga, no maccheroni).

Oh, oh, quanto avrebbero pagato quei "poveri "maron" per venire a New York a mangiare come da cani o consumare una schifosa colazione? E che ne dire di coloro che possedevano la propria barca? partivano dal porto senza una meta prefissa. Quando pensavano di aver trovato un banco di pesci (non c'erano radar, allora) "menavano i rez' a mar" con una preghiera. "in nome di San Giovanni" il proprietaio della barca. Dopo un po, tiravano e niente pesci.; alla seconda calata. In nome di San Gennaro (il primo) dopo un po' niente; alla terza calata, in nome di San Ciro (u vuoglion) ancora niente. All' ultima calata il povero zi' Giovanniello faceva la sua ultima supplica " in nome del diavolo" ma purtroppo niente ancora. Si ritornava al porto stanchi e senza un soldo di paga. Di nuovo la moglie, zia Maddalena, dalla finestra "ho messo l'acqua e lui, lavati i piedi. Una cosa debbo dire, pero', quelle donne avevano i piedi puliti. (situazione osservata persolamente).
Oh, oh, quanto avrebbe pagato zi' Giovanniello (sia benedetta la sua anima.) per venire a New York a mangiare una colazione schifosa. E che dire di zi Aniell "u lupunaro" i vasci ' a San Giuseppe" Dopo una sfacchinante giornata di lavoro, tornava casa (una stanza adibita a cucina, letto e tavolo, il cesso era fuori il cortile, grazie Iddio) A sera, noi giovani, in gruppo, andavamo la' e lui, analfabeta, ci reccitava (un puntate) le avventure di Orlando e Rinaldo, senza perdere un punto o una virgola. .Noi alla fine della serata gli davamo ( secondo dei mezzi, un paio di lire ciascuno)
Quanto avrebbe pagato zi' Aniello per venire a consumare una schifosa colazione, qui a New York? ditemi, ditemi, quanto, quanto? scusami Luigi per la lascrima E che dire di quei poveretti pensionati che mese, dopo mese, dobbono fare la fila (rain or shine) sotto qualsiasi temperatura, per percepire la loro pensione. e se non arrivano allo sportello in tempo, sentono "chiuso, venite domani" e se fortunati di ritirare la pensione, sono soggetti e scippi e anche ad un paliatone prima di arrivare a casa. Di nuovo, quanto pagherebbero quei poverelli esseri per venire a New York a consumare una colazione schifosa?
Senza essere uno storico, poteri continuare e continuare con dati osservati personalmente o attinti da libri di immigrazioni (e ve ne sono a centinaia, in Inglese ed Italiano) Si e' vero, qui si vive una vita differente e come potrebbe essere altrimenti? Malgrado le sue pecche (del passato, e chi non ne ha?) questa e' l' America, la terra dell' opportunita', la terra dove ogni persona, nativa o immigrata, ha la stessa opportunita' di succedere. Si abbiamo il sempre, sempre al lavoro e questa e la ragione per cui in un circolo sociale di 73 membri, il 90% possiede la propria casa o villa al mare e alcuni con una seconda casa in campagna con laghetto con pesci, cavalli cervi e tacchini, Poverino quel sig. Rinaldo, si lamenta del mangiare come cani, del fast food, di colazione che veramente fa scifo e che non c' e abbastanza mozzarella di buffala. Cosa avrebbe fatto se fosse stato un discendente di uno dei primi immigrati, quando agli italiani era vietato camminare sui marcepiedi; quando un italiano era "sperso" e per avere un aiuto si doveva rivolgeva ad un capo rione paesano, pagando il.....fasul.????????
Si, certi caporioni, in nome dell' aiuto al nuovo arrivato, hanno scritto pagine di vergogna, che solo a pensarci mi si gonfiano le vene. (no commenti su questo nefasto avvenimento; in principio ho promesso di non offendere).
Erano giorni tristi, giorni di lotta per un "posto al sole". Alla fine il posto e' stato conquistato, ma solo solo con perseveranza, duro lavoro e a volte al costo della propria vita.
Il sig. Rinaldo, anche se nato qui, non si rende ancora conto che oggi vive in un mondo libero, un mondo che gli permette anche di sciorinare offese. Se vissuto in qui tempi, cosa avrebbe fatto, o come avrebbe reagito alla notizia che, nel 1861, in Luisiana, 11 italiani furono linciati da una folla inviperita anche dopo che il giudice li trovo' innocenti per l' uccisione del capo della polizia locale? La ragione per l' additamento? semplice, i loro nomi finivano con una vocale. Avrebbe lamentato la mancanza di una mozzarella di buffala o lamentatosi di una colazione schifosa? I corpi di qui poveri innocenti rimasero sul luogo per giorni e giorni senza che Roma facesse un passo, fino a che parenti e Sorelle della Carita' li portarono ad una sepoltura cristiana. (informazioni attinte da libbri di immigrazione, di cui io ne sono un fervido lettore) Nel 1909, in Illinois, un esplosione in una miniera locale, uccise oltre trecento lavoratori italiani. Come prima, i cadaveri rimasero li', fino a tre mesi, quando parenti ed amici seppellirono i loro compagni morti.
E Roma stava a guardare, o meglio non guardava neanche. In realta', Roma non e' mai venuta alla difesa degli emigrati, sia per mancanza di autorita sia per mancanza di rispetto. In America l'emigrante venne abbandonato a stesso, senza protezione e spesso esposto al publico dileggio. Basta dare uno sguardo al Nuovo Regolamento d' Immigrazione del 1921. Furono aperte piu' porte ai tedeschi, nemici di ieri e chiusi piu' porte agli italiani, amici di ieri. Una situazione imbarazante. Noi della nuova immigrazione dobbiamo tanto alla vecchia immigrazione. I nostri antennati lottarono duro, con cazzotti e manganelli. Dobiamo loro se oggi noi italiani non solo camminano sui marciapiedi, ma ne possegono alcuni. Negli ultimi 30/40 anni vi e' stato un grande progresso degli italiani. Oggi, grazie al loro studio, li troviamo in ogni alto ramo della vita americana. Sono in universita', in ospedali, in corte.
Infatti uno delle Corte Suprema degli Stati Uniti e' un puro sangue italiano, anzi Siciliano di seconda generazione. Uno dei piu' sapienti della corte, Antonin Scali Molto e' stato fatto, ma assai e' da fare e lo si fara' quando il ragazzo italiano impara che, a 16 anni, con una macchina, una ragazza e............una mozzarella di buffala non si e' arrivato al vertice del mondo. Al vertice si arriverra' solo con lo studio e con il sudore delle proverbiale "sette camicie'
Per finirla, come buon paesano, voglio dare un consiglio al sig. Rinaldo. Esci fuori dal tuo mondo lascia stare il mangiare da cani (ma che scherzi o fai sul serio?) lascia stare la la mozzarella di buffala, ve ne sono altre di uguale sapore; lascia stare la colazione schifosa, ve ne sono altre migliori; lascia stare il sempre, sempre lavoro, nessuno te lo obbliga. Esci fuori e "smell the roses" e di tanto in tanto dici ad alta voce, viva l' America, la terra che mi permette di offenderla senza essere perseguitato. Sopratutto ringrazia la nonna per aver scelto la "via del sole" e di vivere qui oggi e no 50/75 anni fa'. Con un nome come il tuo, sarebbero stati giorni duri, credimi. Se non acccetti il suddetto, allora ho un altra proposta da darti. La Costituzione degli Stati Uniti d' America, una delle piu' libere del mondo, sancisce liberta' di azione a tutti i suoi costituenti, una di quelle e' la liberta' di tornare indietro. Io ti consiglio di fare tesoro di quella liberta' e tornare la' dove puo' mangiare mozzarella di buffala fino a sbafarti, con una condizione che lasci a noi il fast food ed il sempre, sempre lavoro ( il mangiare come cani e la colazione schifosa te le puoi portare con te, se questo e' il tuo tenore di vita). Un avviso, pero' (vedi sono in buon umore) tornando la' potresti riunirti ai 70% di giovani dissocuoati o fare la fila con i vecchiarelli alla posta.
Angelo.

Luigi, grazie per l' ospitalita' e sopratutto per la lunghezza della presente. Sull' immigrazione italiana , nel mondo, come tu sai, sono stati scritti centinaia di libri e centinaia ancora se ne potrebbero scrivere, credimi.
Luigi, ti prego di non publicare il mio e-mai indirizzo privato. Se il sig. Rinaldo vuole dialogare, io sono pronto ad accontentarlo in publico. di nuovo grazie e tanti saluti agli amici del Forum. a te un fraterno abbraccio.

Dall'America
Angelo G.

 
 

ID: 2731  Intervento da: Amministratore .  - Email: info@torreomnia.com  - Data: mercoledì 26 ottobre 2005 Ore: 10:20

Ho ricevuto stamani su posta privata da Angelo G. di New York il seguente messaggio relativo a questa discussione.

Caro Luigi.
Anzitutto sono contento che due persone hanno risposto alla mia lettera. Si vede che il mio sfogo, riguardante la vita e il cibo da cani americano ha rinscontrato interesse
Luigi, mia nonna mi diceva sempre di non allacciare conversazione con persone che non conosci o persone che non si vogliono far conoscere. I due che rispondono alla mia lettera non solo non hanno firmato la loro lettera, ma hanno anche il loro e-mail inestistente. Io, pero', oggi rompero' la promessa fatta a mia nonna e li rispondero', in un sola lettera, per mancanza di spazio (me ne accordato gia' troppo) Ho letto e riletto la mia lettera e non vedo nessun passaggio che accusi il sig. Rinaldo di antiamericanismo. Il mio solo scopo (ben esposto) e' stato quello di biasmare il sig. Rinaldo per aver degradato la vita, il cibo americano e la prima colazione che fa veramente schifo, vero o no? Non avevo e non ho nessun motivo o intenzione di accusarlo di antiamericanismo.
Mi si accusa di aver insulatato Rinaldo per la sola ragione che preferisce il cibo italiano, Oh, no. non interpetriamo la cosa a modo proprio; io ho biasimato, non insulatato Rinaldo (biasimare, secondo il Melzi, non e' sinonimo di insultare
Se ho citato dei tempi e luoghi di miseria in Italia, l' ho fatto solo per dimostrare a Rinaldo quanto sia stato fortunato
che la nonna scelse "la via del sole" per migliorare la sua vita e quella dei suoi discendenti. E' questo un insulto?
Veniamo ai conti. Io non so il tenore di vita o l' usanza di queste due persone. Oggi, come opggi, non c'e' bottega o supermarket qui in America, che non vende cibo italiano, anzi in certi posti si trovano 1l 90% di cibio italiano Ora, io debbo assumere che, essendo italiani e amanti del cibo italiano (e chi non lo ama) queste due persone, al mercato non comprano altro che cibo italiano. Mi dicono che "centinaia di persone pensano che il cibo italiano e piu' buono e fresco di quello americano", si e' vero. Abbiamo pasta italiana, da Barilla a Rienzi a Ronzoni a Vitelli a Garofano, Buittoni; abbiamo vino e olio italiano, da tutte le regioni d' Italia; abbiamo cioccolata Perrugina e da altre regioni d' Italia; abbiamo produtti italiani che io non avevo mai sentito in Italia; abbiamo soprassata, salsicci, presutto, noci, nocelle e castagne, fichi secchi, birra e perfino acqua italiana, come la San Pellegrino e Cinzano e si, anche la mozzarella di buffala; abbiamo ristoranti e pizzerie italiane (600.000 pizzerie negli Stati) e potrei continuare e continuare. Quando i miei familiari vennero qui a visitarmi e visto il nostro ripostiglio, uno di loro esclamo' U zi, qui avete il bene di Dio, sembra essere a Napoli, (non per un vanto, ma solo per "dimostrare come si voleva) Se la mia supposizione e' vera (che cioe' le due persone amano, comprano e mangiano cibo italiano) allora io dobbo dire che quando dicono di mangiare cibo da cani, essi dicono a che e' il cibo italiano che FA SCHIFO, ne vero? (ho usato un po di equazione per dimostrare la mia tesi. e , scusa se la ripeto, se mangiano cibo italiano e se quello che mangiano fa schifo, allora dicono che e' il cibo italiano che fa schifo, PUNTO E BASTA Se putacaso essi non mangiano cibo italiano, pur essendo italiani e amanti del cibo italiano e pur sapendo che il cibo americano fa schifo, allora perche' comprano e mangiano "americano? che controversia.////
Si e' vero, mi piace scrivere e leggere. Ad 80 anni, in pensione, dopo aver lavorato oltre 60 anni, godo la mia famiglia, la mia villa a mare, il mio giardino, la mia campagna (con cavalli, cervi e laghett con pesci)
In finale analesi, io non ho mai offeso il sig. Rinaldo; solo biasimato per aver offeso il cibo e la vita americana.
Giudichiamo un po il caso a mente aperta. il sig. Rinaldo e' americano, pur offendendo l' Americano; Io sono antiamericano sol perche' difendo l' Americana. E' DA RIDERE, CHE FARZA,.......... CHE MONDO-CANE
SE RINALDO, PUR ESSENDO AMERICANO, HA LA LIBERTA' DI OFFENDERE L' AMERICA, PERCHE' VOLETE TOGLIERMI LA MIA PER DIFENDERLA ?. Oh , voi siete uno di quelli che adorano la liberta solo se e' a scopo personalmente, alla barba per gli altri. Ricordatevi che qui siamo in America, la vostra tesi non trova spazio qui.
La vostra Costituzione e' anche la mia. NON DIMENTICATELO.
Io personalmente consigliai il sig. Rinaldo di ringraziare sua nonna per aver scelto la "via del sole" e di uscire fuori dal suo mondo e " SMELL THE ROSES", cioe' rilasciati e goditi l' aroma delle rore. e di tanto in tanto di gridare ad alta voce, Viva l' America. E questo un accusazione di antiamericanismo? Give me a break.
Vi confesso, lo, ogni sera, senza togliere niente alla mia italianita', ringrazio il Signore per avermi dato la visione di emigrare in questa grande e libera terra, e QUESTA E UNA SACRASANTA VERITA'.

Angelo da New York

Ps. Di nuovo sono stato un po lungo e a volte mi son ripetuto. Questa volta la ragione e che ho cercato di rispondere a due persone con una sola lettera e questo, forse e' stato un male.


ID: 2727  Intervento da: messaggio libero  - Email: email@inesistente.00  - Data: martedì 25 ottobre 2005 Ore: 05:34

i was browsing through this forum and came upon something that shocked me, an outright injustice. first let me say my father was born in torre del greco, we currently live in new jersey.i know enough italian to get by, but i cant write it. i have been to italy a few times and the food is a million times better there than it is in america. come on sig. angelo you have to be crazy to say otherwise. how dare you insult sig rinaldo for his views and call him anti american just because he likes italian food better. if anything your the anti american one. i dont know if anyone ever told you but its very rude to accuse people of things when you dont even know them. settle down there

ID: 2726  Intervento da: messaggio libero  - Email: email@inesistente.00  - Data: martedì 25 ottobre 2005 Ore: 04:30

caro signor angelo.. ti devo dire che tu sei sbagliato e posso vedere che ti piace scrivere.. devi avere molto tempo libero per scrivere una risposta cosi' lungo.. dai signor angelo! stai scherzando no? mi hai fatto ridere quando ho letto il tuo risposto.. hai un immaginazione molto particolare. come puoi dire tutte le cose cose che hai detto con quel'informazione che ho scritto?? forse puoi dire che mi piace la mozzarella di buffala fresca, e che non mi piace una prima collazione troppo grande, e che non mi piace il "fast food".. MA FINISCE QUI! signor angelo, se vuoi parlare di cibo italiano, anch'io voglio parlare di questo! dai il mio fratello italiano!, tutti sappiamo che i cibi in Italia sono molti piu buoni e freschi di quelli che troviamo in america ! li conosco tante gente che dicono lo stesso! auguri, sei la prima persona che non e' d'accordo.. sei veramente bravo a scrivere e di fare i scherzi , ma un po scemo nella testa.. per il tuo informazione in questi due anni passati ho ricevuto 3 borse di studio per il grand amore che ho per la mia patria.. america..la prossima volta, pensi e poi scrivi.. adesso devo andare perche ci sono molte piu cose importante che posso fare invece di parlare sul questo forum.. ciao amico

ID: 2717  Intervento da: Angelo G.  - Email: riservata@redazione.it  - Data: domenica 23 ottobre 2005 Ore: 22:43

Caro Luigi
grazie per lo spazio concessomi; anzitutto voglio ringraziarti per le lodi al mio italiano. Sei stato e sarai sempre un eccellente diplomatico. Benche' lontano dalla terra di Dante da oltre 57 anni, cerco mi mantenere accesa la fiaccola "Italia" Se ho aggiunto alla lingua l' inglese, il mio cuore e' rimasto torrese.
Riguardo la precedente, si, ho ben capito, sin d' innizio, che il sig. Rinaldo voleva solo avvalorare la sua tesi, ma caro Luigi, non si puo' e assolutamente, non di deve degradare una persona o un' intera nazione solo per esaltare una tesi. Non e' bella diplomazia. Se il sign. Rinaldo avesse glorificato solamente la mozzarella di buffala e la "dolce vita" italiana, io sarei stato il primo a complimentalo, dopo tutto, anzi sopratutto, sono italiano Fa sempre bene sentire lodi all' Italia. Il sign. Rinaldo deve essere una persona intelligente e lo si vede dal suo italiano. E' rara che una persona di terza generazion (?) scriva un italano cosi buono, anzi, e' raro se lo sciva.. Nel suo apprezzamento e volendo "strafare" il sig. Rinaldo e' uscito fuori binario, punto e basta.
Io ho sfogato perche' l' America e' la mia terra di adozione, la terra dei miei discendenti ed io l' amo allo stesso modo che amo l' Italia.. Non voglio prolungarmi, sapete cosa succede quando ........."si gira e gira" Se il sign. Rinaldo legge questa lettera, gli voglio solamente dire che non intendevo affatto insultarlo, ma solo per mettere "il punto sull' i" Se si ritiene insultato, io qui sono pronto a dargli le mie scuse e da buon napoletano, "chi a avut ' a vuto e qui a dat 'a dat............." Angelo.
Di nuov saluti a tutti i torresi, entro e furi le mura. Dai i miei ringraziamenti ai miei nipoti torresi.
Angelo Guarino


ID: 2716  Intervento da: Luigi Mari  - Email: info@torreomnia.com  - Data: domenica 23 ottobre 2005 Ore: 15:45

Caro Angelo,

dopo tanto anti-americanismo il Tuo messaggio dimostra quanto sia bella la democrazia che è sinonimo di "Libertà".
Il nostro Vecchio Enzo Biagi ha detto ieri in TV: "La libertà non ha aggettivi. E' Libertà e basta":
Sapevo che centinaia e centinaia di persone seguono il forum Torreomnia pur non scrivendo quasi mai. E poiché questa vetrina è libera e non ha padroni, non dare ogni tanto il proprio minimo contributo scritto equivale a fare torto a se stessi.
Ad ogni modo è bello vedere la reazione di un torrese che ha avuto benefici pratici e morali dalla Nazione che lo ha ospitato; ma sono certo che il Sig. Rinaldo più che sputare nel piatto in cui mangia, più che offendere l'America voleva solo esaltare l'Italia, cioè la patria dei suoi avi e fare un piacere a noi che lo abbiamo ospitato sul nostro spazio.
Angelo, sei molto intelligente e riflessivo e scrivi l'italiano bene malgrado gli anni che Ti separano dallo stivale. Grazie per non esserti dimenticato di noi. Ti mando i saluti dei Tuoi nipoti di Torre che mi hanno detto di volerti molto bene.

La vecchia napoletanità dissolta dalla globalizzazione si racchiude in pochi versi di una canzone naopoletana. La si apprezzò da tutti nel dopoguerra dopo la devastazione fisica e morale generale del secondo conflitto mondiale. Oggi non più.
Oggi non si riesce a desiderare di perdonare ed essere perdonato se non per dovere, per logica comune. Ancora ci facciamo scudo del nostro istinto di conservazione di paglia che ci illude facendoci credere che la nostra finibilità sia molto, molto, ma molto lontana.

Alcuni si sono lamentati di non scrivere o rispondere su questo forum per il problema dell'identità fittizia o dell'anonimato. Non è vero, non si risponde neppure ai personaggi VERI ed umani come Te.

SIMMO 'E NAPULE PAISA'

Fiorelli - Valente

Tarantella, facennoce 'e cunte,
nun vale cchiù a niente
'o ppassato a penzá...

Quanno nun ce stanno 'e tramme,
na carrozza è sempe pronta
n'ata a ll'angolo sta giá:

Caccia oje nénna 'o crespo giallo,
miette 'a vesta cchiù carella,
(...cu na rosa 'int''e capille,
saje che 'mmidia 'ncuoll' a me...)

Tarantella, facènnoce 'e cunte,
nun vale cchiù a niente
"'o ppeccomme e 'o ppecché..."

Basta ca ce sta 'o sole,
ca c'è rimasto 'o mare,
na nénna a core a core,
na canzone pe' cantá...

Chi ha avuto, ha avuto, ha avuto...
chi ha dato, ha dato, ha dato...
scurdámmoce 'o ppassato,
simmo 'e Napule paisá!...

Tarantella, stu munno è na rota:
chi saglie 'a sagliuta,
chi sta pe' cadé!

Dice buono 'o mutto antico:
Ccá se scontano 'e peccate...
ogge a te...dimane a me!

Io, nu poco fatto a vino,
penzo ô mmale e penzo ô bbene...
ma 'sta vocca curallina
cerca 'a mia pe' s''a vasá!

Tarantella, si 'o munno è na rota,
pigliammo 'o minuto
che sta pe' passá...

Basta ca ce sta 'o sole,

Tarantella, 'o cucchiere è n'amico:
Nun 'ngarra cchiù 'o vico
addó mm'ha da purtá...

Mo redenno e mo cantanno,
s'è scurdato 'o coprifuoco,
vò' surtanto cammená...

Quanno sta a Santa Lucia,
"Signurí', - nce dice a nuje -
ccá nce steva 'a casa mia,
só' rimasto surtant'i'..."

E chiagnenno, chiagnenno, s'avvía...
...ma po', 'a nustalgía,
fa priesto a ferní...

Basta ca ce sta 'o sole,

Ti abbraccio
Luigi Mari


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