Albanese un silenzio assurdo

ID: 2701 Discussione: Albanese un silenzio assurdo

Autore: Salvatore Flavio Raiola - Email: raiola71@libero.it - Scritto o aggiornato: mercoledì 27 giugno 2007 Ore: 00:00

Buon giorno a tutti, sono salvatore Flavio Raiola.

Francesco Albanese un silenzio assurdo
Peppino Di Gennaro - CASERTA

MRSSAGGIO AGGIORNATO DALLA REDAZIONE CON UN FILMATO DI ALBANESE SU YOU TUBE:

www.youtube.com/watch?v=ndQFzat8bJY

CARISSIMI,

L’11 giugno a Roma veniva amancare, a pochi mesi dal suo 93 genetliaco, il grande tenore Francesco Albanese, nato a Torre del Greco, terra del corallo. Indimenticabili furono le sue gemme del golfo, da ”Fenesta vascia” a ”Torna”. Magistrale 1’interpretazione di «Mandulinata amara», del giornalista e poeta casertano Michele Celentano. Giovanissimo si trasferì a Boston per perfezionarsi. Esord^ a Venezia, alla Fenice, nella Cenerentola di Rossini. Fu 1’inizio d’una carriera sfolgorante. Il debutto alla Scala avvenne nel 1948. Le sue interpretazioni più riuscite furono la Boheme, Traviata, Medea, Faust di Gounod ecc. ecc.

CLAMA CD-42 FRANCESCO ALBANESE
Celebri canzoni napoletane

www.torreomnia.it/musicisti/illustri/canzoni_albanese.htm

Come ben sanno i nostri amici affezionati, il CLAMA CD-42 è il secondo disco da noi dedicato al celebre cantore napoletano. Se il primo lo rappresenta più come cantante teatrale attraverso la totalità delle sue incisioni operistiche su dischi a 78 giri, questo invece lo presenta esclusivamente come esecutore di melodie partenopee tra le più classiche e note da lui registrate per la CETRA, l'unica casa fonografica della sua vita. Non è il caso di fare qui il panegirico di Francesco Albanese come cantante di canzoni napoletane, perchè in questa veste è davvero straconosciuto in tutto il mondo: ma ci fa piacere segnalare come tra i vari CD in circolazione (soprattutto quelli di provenienza napoletana...) questo del TIMAClub sia intanto interamente tratto dalle registrazioni originali a 78 giri del nostro archivio, e non una scopiazzatura alterata di qualche vecchio microsolco; e poi come rappresenti in modo organico il suo saper "dire" col canto le superbe poesie di poeti come Bovio, Mario, E. Murolo, Russo... Quanto alla qualità del canto, proprio Francesco Albanese mi ha confidato (con notevole e meritato orgoglio) di aver solo "cantato" quel che i musicisti hanno scritto, senza permettersi mai alcuna interpolazione con acuti o altri effetti vocali, proprio per non intaccare in alcun modo la spontaneità degli autori. Il libretto di 36 pagine prosegue il discorso iniziato con quello che accompagna il primo CD: quello contiene la biografia e la cronologia teatrale, questo invece la discografia integrale dettagliata, con elenco alfabetico dei titoli incisi. In più, un'appendice relativa alle registrazioni su nastro giacenti negli archivi della RAI che è davvero una primizia e una novità, perché mai è stato portato avanti uno studio (e per nessun artista) su questo particolare aspetto dell'attività di ogni cantante in Italia a partire dal 1950 circa.

Celebri canzoni napoletane Silenzio cantore (L.Bovio - G.Lama); Canzone appassionata (E.A. Mario); 'A canzone d''e stelle (E. Murolo - E. Tagliaferri); Trasmette Napoli (Fiorelli - Valente); 'E Palumme (O. Gallo - M.Persico); Torna (Vento - Valente); Madulinata amara (Celentano - Quagliero); Canta pe' me (L. Bovio - E. De. Curtis); Ammore canta (E. Murolo - E. Tagliaferri); Tutta pe' me (L.Bovio - G.Lama); 'Ndringhete 'ndra'! (De Gregorio - Cinquegrana); Napule canta (L. Bovio - E. Tagliaferri); L'urderma canzone mia - tutt'è fermato (V. Russo - E. Di Capua); Avemmaria (E. De Curtis); Carmela mia (Cannio - Califano); Suspiranno (E. Murolo - E. Nardella); Aggio perduto 'o suonno (Redi - Natili); Ammore calmo (Mario - N. Piccinelli); Affaccete Nunziata (A. Guida - Ilari); Chiange nu mandulino (Furnò - N. Oliviero); Che m'e' fatto mari' (De Crescenzo - F. Rendine); Tira 'a rezza (Bonagura - Cutolo - VInci);

Il libretto di 36 pagine contiene la biografia e la cronologia completa dell'artista con foto 36 pp booklet with biography and a perfect chronology of this singer, with photos

Salvatore Flavio Raiola
Pittore

ID: 4998 Intervento da: Pasquale Zuccarini - Email: ziccarini2@virgilio.it - Data: venerdì 10 novembre 2006 Ore: 08:46

Caro Zio Angelo,
sai che Ti voglio bene, ma come mai in questa discussione facesti sentire la Tua protesta per l'indifferenza dei torresi verso il tenore Albanese, mentre ora che gli è stata dedicata una sezione con 10 canzoni da ascoltare o scaricare non Ti sei fatto sentire.
Forse stai ancora poco bene col braccio?

Pasquale

Un filmato su You Tube di Albanese:

www.youtube.com/watch?v=ndQFzat8bJY

www.torreomnia.com/Musicisti/illustri/franc._albanese.htm

ID: 2730 Intervento da: Angelo Guarino - Email: AngeloJG@aol.com - Data: martedì 25 ottobre 2005 Ore: 15:28

Caro Luigi,
pochi giorni fa' ho ricevuto, da mio nipote Michele Farinaro, un pacco, con una copia di un giornale: La Torre, di data 15 Giugno 2005. In prima pagina, giu', a destra, c' era una piccolissima inserzione che annunciava il decesso del nostro carissimo Francesco Albanese, avvenuta a Roma, alla "tenera" eta' di 93 anni. L' articolo di "fondo" (?) era, nientepopodimeno, alla seconda-ultima pagina del giornale, la quindicesima, una pagina usualmente risevata ai pettegolezzi, bagattelle e riporto di di cani e gattine sperse.

Sono rimasto stupido, non solo per la perdita di uno dei piu' celebri cittadini Torresi, ma dalla tessitura della notizia. Credo che una persona del suo calibro avrebbe meritato piu' di un ottava di pagina nella penultima pagina nel giornale della sua citta'. Io sono matto per la canzone napoletana e benche' non un connisseur della musica mondiale, credo che la storia riservara' a Francesco Albanese un posto di eccellenza non solo nel clan musicale napoletano, ma nell' ambito musiacale/teatrale del mondo.

Noi, "patuti" della canzone napoletana, ricorderemo Francesco Albanese sopratutto per le sue belissime melodie napoletane: Malafemmina, Gelosia, Santa Lucia Luntana, Marechiaro, Piscatore e Possillico, Addio mia Bella Napoli, U Surdatiell ' Nnammurato, Voce 'e Notte, Torna ed altre, che allegrarono e allegrerano le anime non solo dei torresi , entro e fuori le mura, ma del mondo intero. I connisseurs dell' opera e musica classica lo ricorderanno per le sue intrepretazioni della Bohem, Traviata, Cenerentola. Nel cinema, lo ricorderemo nella ilariosa "Canto ma sottavoce".

Francesco Albanese ci lascia, ma la sua voce continuera' a girare il mondo e portare un po' di nostalgia a tutti gli amanti dela "bella voce", specialmente a noi torresi sparsi nel mondo.
Dal fondo dei nostri cuori diciamo semplicemente, Fancesco, GRAZIE PER LE MEMORIE.

A nome di tutti i Torresi, entro e fuori le mura, mandiamo le nostre sincere condoglianze alla famiglia Albanese.
A te, Francesco, CHE DIO TI DIA L' ETERNA PACE

Angelo Guarino

ID: 2702 Intervento da: Amministratore . - Email: info@torreomnia.com - Data: venerdì 21 ottobre 2005 Ore: 15:11

Ben poco si trova, caro Salvatore Raiola, in memoria di questo nostro illustre concittadino. Nemmeno i parenti sembrano interessarsi, pur se interpellati. Non vi sono biografie pubblicate, tanto meno in rete. Qualcuno potrebbe costruirla la sua storia. Ho scovato qualcosa di repertorio:

ADDIO ALBANESE
tenore di grazia canto con la Callas.

HA CANTATO nei più grandi teatri del mondo, anche con patners come Maria Callas, Tito Gobbi e Gino Bechi. Pero in tanti lo ricorderanno soprattutto per le sue interpretazioni delle più celebri canzoni napoletane, da «Malafemmena» a «Gelusia» a «Santa Lucia luntana».
Il tenore Francesco Albanese e morto nella sua casa di Roma nelle scorse settimane. Il 13 agosto avrebbe compiuto 93 anni. Nato a Torre del Greco nel 1912, Albanese era lontano dalle scene da molti ottenuto un posto di funzionario della Cassa per il Mezzogiorno dopo una carriera più che ventennale, aveva preferito ritirarsi lontano dai clamori del mondo dello spettacolo insieme con la seconda moglie, il soprano OneHa Fineschi, da cui aveva avuto una figlia. Per chiudere con il mondo dell’opera scelse il San Carlo, dove canto 1’ultima volta in «Lo schiavo di sua moglie», era il 1961.
Non aveva ancora cinquant’anni. E chi lo ricorda racconta che la sua voce, a quei tempi, era al c’è della perfezione: calda, pastosa, molto espressiva. Lui, che nel ’48 aveva cantato per la Piedigrotta, pero, preferì dire basta concedendosi solo qualche rara apparizione proprio negli Stati Uniti, a Boston, dove vinse un concorso prestigioso. Tornato in Italia frequento corsi a Bologna e all’Opera di Roma con Francesco Sax.
Nel 1937 incise «Lunanova», «’Avucchella». L’anno dopo il regista Amleto Palermo lo scritturò per la colonna sonora del film «Napoli che non muore» con Fosco Giachetti, Gianni Agus, Clelia Matania. Albanese canto appunto «Napule ca nun more» di Tito Manlio e Bonavolonta.
Nel 1945, ancora per il cinema, fu protagonista di «Canto ma sottovoce», diretto da Guido Brignone, con Paolo Stoppa e Ave Ninchi. Sulla scena lirica esordi il 10 giugno 1940 interpretando a Roma il ruolo di Evandro nell’«Alceste» di Gluck. Nel 1942 era alla Fenice di Venezia nella «Cenerentola» di Rossini. Eccelse nel repertorio di Rossini, Verdi, Mozart, Puccini, Gounod, Charpentier, Weber, Cherubini, senza rinunciare a misurarsi con opere meno famose: «La regina Uliva» di Sonzogno, «La luna dei Caraibi» di Lualdi, «L’incantesimo» di Montemezzi, «I capricci di Marianna» di Sauguet. Nel 1952 al Maggio Fiorentino fu accanto alla Callas nell’«Armida» di Rossini. Dell’incontro con la divina resta anche una rara registrazione di «Traviata».
Il tenore non recise mai i legami con la sua terra dove, da 11 anni, gli Amici della Lirica tengono un concorso intitolato a suo nome. Lui ne andava molto fiero perchè - diceva - di solito questi onori si hanno dopo la morte. Il prossimo, nel maggio 2006, sarà il primo senza di lui.

www.torreomnia.it/musicisti/illustri/canzoni_albanese.htm

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