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Argomento presente: « 70% disoccupazione giovanile » | |||||
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ID: 5446 Intervento
da:
Giovanni Raiola
- Email:
raiolagiovanni@virgilio.it
- Data:
domenica 31 dicembre 2006 Ore: 15:42
Buon Anno a tutti, in special modo a Vito D'Adamo che ci delizia con i suoi racconti di mezzo secolo. Il messaggio della Ausicchio di questa discussione è datato. Eppure ad un lustro di distanza le cose sono peggiorate a Torre per svariati motivi. Uno dei problemi più incresciosi di questa città è la sperequazione del reddito. Città ricchissima. Proprio in questo sito ho letto che nel 2006 sono state immatrcolate 40 Testa Rossa. Senza contare barche e quant'altro. Politici e privati non si sognano neppure di fare qualcosa per l'occupazione giovanile a costa di vedere assistiti dallo stato sociale domestico i propri stessi figli. Nessuno vuole doni e assistenza, ma il denaro tesaurizzato potrebbe essere investito in strutture con posti di lavoro locali e dare dignità e fiducia ai nostri numerosi giovani. Vi sono ingerenze varie? Non è possibile realizzare ciò? Vedi Sorrento, allora. Ordine e benessere ed economia da fare invidia alle migliori città europee che vivono di turismo. Eppure dista da noi 20 kilometri. Cosa abbiamo noi in meno a Sorrento a parte la costiera frastagliata? L'emigrazione nel Nord Italia si rinforza sempre di più, malgrado l'instabilità economica in tutta Italia, ma almeno nel nord il giovane non si sente un numero sballottato tra collocamento e lavoro nero sottopagatissimo, negli ultimi tempi, in diversi casi, anche per mancanza di mezzi economici. Vedere Torre giovane povera e sottomessa è un fatto voluto da menti completamente fuori da ogni concetto di campanilismo e di amore per le radici? O che altro? La ricchezza è tale, forse, solo quando è immediata e vicina la povertà, altrimenti si riduce in un mucchio di carta straccia, in metallo inutile, o in un mezzo per favorire accanimenti terapeutici in caso di bisogno e allungare le sofferenze fino all'ultimo? Giovanni |
ID: 2604 Intervento
da:
messaggio libero
- Email:
email@inesistente.00
- Data:
domenica 25 settembre 2005 Ore: 01:26
Buona notte a tutti. Non voglio fare il dissacratore, ma mi risulta che quando necessita di un vigile urbano a Torre non si trova mai. Quanti vigili sono in carica nella nostra città? E meno male che nell'85 nientemeno che il Papa fece loro questo discorso in opccasione di una loro visita in Vaticano. DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II AI VIGILI URBANI DI TORRE DEL GRECO Sabato, 19 gennaio 1985 Carissimi vigili urbani di Torre del Greco! 1. Mi è particolarmente caro accogliervi e salutarvi tutti; vi ringrazio per questa visita, tanto espressiva dei calorosi sentimenti umani e cristiani che distinguono la vostra generosa terra di Campania e, in particolare, quella di Torre del Greco, le cui bellezze naturali alle falde del Vesuvio hanno ispirato generazioni di artisti e il cui clima mite e salubre non cessa di attirare visitatori da ogni parte del mondo. Mi compiaccio con voi per il senso di fede che ha ispirato questo vostro pellegrinaggio a Roma in occasione dell’annuale memoria liturgica di San Sebastiano, magnifica figura di soldato e di testimone della fede fino al martirio, che voi invocate come vostro celeste patrono. 2. San Sebastiano si distinse nell’antica Roma per il senso della fede e il senso del dovere; sul suo esempio e con la sua intercessione, non tralasciate di far sì che il vostro operato sia sempre ispirato alla costante fedeltà del dovere, per amore di Dio, e a un sincero impegno per l’utilità comune, che equivale al bene del prossimo. Siate orgogliosi di dare sempre il meglio di voi, sapendo di superare le difficoltà che potete incontrare durante la giornata nell’adempimento delle vostre responsabilità; e sebbene esse siano talora gravose, non perdetevi mai d’animo, animate con motivi spirituali e ideali ogni gesto, ogni operazione, ogni incontro, ogni dialogo con la gente, in modo da distinguervi per senso morale e per chiara coscienza delle vostre incombenze. 3. Non dimenticate che, oltre all’ordine esterno che voi tutelate sulle vie, sulle piazze e nei locali pubblici, vi è anche un ordine interno da guidare e da assicurare: quello cioè della vostra anima che è stata creata a immagine e somiglianza di Dio. Vivete sempre con questa consapevolezza e coerenza di credenti; distinguetevi per la genuina adesione al Vangelo, per la fedeltà ai Comandamenti e per una cosciente vita sacramentale, a costo anche di andare contro corrente. In segno della mia benevolenza vi imparto la benedizione apostolica, che volentieri estendo ai vostri familiari e ai colleghi che sono rimasti sul posto di lavoro. http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/speeches/1985/january/documents/hf_jp-ii_spe_19850119_vigili-urbani_it.html |
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