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Argomento presente: « LETTERA APERTA ALLA CITTA' »
ID: 2528  Discussione: LETTERA APERTA ALLA CITTA'

Autore: ciccio raimondo  - Email: ciccioraimondo@libero.it  - Scritto o aggiornato: domenica 18 settembre 2005 Ore: 00:21

LETTERA APERTA ALLA CITTA’

In merito alla celebrazione della Festa dei Quattro Altari il Presbiterio di Torre del Greco ricorda che questa Festa, nota anche come “Festa dell’Ottava”, è nata in onore dell’Eucarestia, celebrata appunto nell’ottavo giorno dalla solennità del Corpus Domini. Ricorda, inoltre, che la Festa dei Quattro Altari per il passato era motivo di vanto per la nostra Città perché i Torresi esprimevano, con il loro genio artistico, la profonda fede e devozione verso l’Eucarestia nelle grandi scenografie (gli Altari) da cui veniva fatta la benedizione eucaristica e i tappeti di segatura colorata, a significare un tappeto steso sul pavimento delle Chiese in onore del passaggio di Gesù
Purtroppo, per varie ragioni, si va perdendo la memoria e il significato non solo degli Altari e dei Tappeti, ma anche della stessa Festa, quest’anno rimandata addirittura nel mese di Settembre, ignorando del tutto il suo legame con la festa eucaristica del Corpus Domini. A questo punto è necessario chiedersi che cosa si vuole festeggiare?
Serve ancora la Festa se perde il suo significato originario?
Pertanto, come Presbiterio di Torre del Greco, mentre esprimiamo il rammarico per tale situazione, che rende praticamente incomprensibile questa celebrazione festosa, auspichiamo un’ attenta riflessione, perché si possa recuperare il senso religioso, e perché in futuro essa non sia ancora condizionata dai problemi di crisi dell’Amministrazione Comunale.

Torre del Greco 10 settembre 2005
Il Presbiterio di Torre del Greco


Solo oggi ho avuto modo di leggere il manifesto di cui sopra a cura del locale Presbiterio. Non avendo carta e penna con me sono ritornato a casa mi sono attrezzato e ho trascritto poi, ritornando sul luogo, fedelmente il manifesto, ancora integro, affisso nei pressi della Chiesa della S.S. Annunziata per poterlo inserire nel Forum come argomento di discussione. Io sono pronto per intavolare una discussione che abbia questo oggetto. Mi pongo pertanto in attesa di interventi augurando ai miei concittadini buona Festa e Buona Domenica.
Ciccio Raimondo


 
 

ID: 2531  Intervento da: messaggio libero  - Email: email@inesistente.00  - Data: domenica 18 settembre 2005 Ore: 00:21

Seconda giornata di festa blasfema,
Punizione divina.
Ore 22,00. Si scatena il diluvio universale.
Le canzoni rimangono in gola a Mario Merola e al figlio Francesco.
'Nata vota se 'mparano!
Natalie




ID: 2530  Intervento da: Luigi Mari  - Email: info@torreomnia.com  - Data: sabato 17 settembre 2005 Ore: 17:26

La "materializzazione", per così dire di un festa di origine religiosa è cosa consueta in tutto il mondo, ai giorni nostri. Il "consumo" è d'altra parte alla base di moltissime feste religiose. S. Giuseppe, ad esempio, diventa la festa del papà.
Verrebbe da dire: "Non c'è più religione!". Daltronde c'è pure da interrogarsi: "Ma cosa di buono è rimasto in fatto di etica, umanesimo, morale?".
Se leggiamo la "storia della festa dei quattro altari" in versione cartacea od elettronica scopriamo che alcune componenti pagane furono integrate secoli fa nella motivazione della festa, ad esempio "Il riscatto baronale.

http://www.torreweb.it/raimondo/4altari.htm
Raimondo dice: Tradizionale festa religiosa di devozione ed amore per l'Eucaristia, abbinata nel tempo al ricordo di una fase fulgente della storia del popolo torrese, il «riscatto baronale».
La festa dei Quattro Altari si celebra, ormai, ogni anno a Torre del Greco, la domenica successiva alla solennità della SS. Trinità, in ricorrenza del Corpus Domini; questa festività fu istituita da Papa Urbano IV, l'undici agosto 1264, con la promulgazione della bolla «Transiturus», interpretando il miracolo di Bolsena.

http://turismo.leonardo.it/articoli/2002/06/20/309766.php
L'articolista dice: Torre del Greco si veste a festa. Come vuole una tradizione ormai secolare, l'ultimo fine settimana di giugno la cittadina campana celebra la Festa dei 4 Altari, un'eredità della vicina Napoli che già nel 1600 festeggiava il Corpus Domini al Largo del Castello allestendo per l'occasione una scenografia sontuosa e particolare.
Proprio qui tra le pendici del Vesuvio e lo splendido Golfo di Napoli, a Torre del Greco rivive una cerimonia di origine religiosa che nel tempo ha assorbito elementi di rievocazione storica.
Durante la Festa dei 4 Altari si celebra ancora oggi il ricordo della guadagnata autonomia dei torresi dalle famiglie feudatarie dei Caracciolo e dei Carafa D'Andria.

in http://www.torreomnia.it/feste/festa4altari/festa4altari.htm
un certo Luigi Mari scrive:
E' la più importante festa di Torre del Greco ed è nata come celebrazione dell'Eucarestia, ossia di Cristo vivente e realmente presente sotto le apparenze del pane. Essa trae infatti origine dalla solennità del Corpus Domini, istituita da Urbano IV nel 1264, che celebrava il miracolo dell'ubiquità dell'Eucarestia. Infatti per favorire la diffusione del Corpus Domini, in occasione della sua celebrazione, fu introdotta in tutte le Diocesi la processione eucaristica.
E' importante notare, però, che altre fonti affermano che la festa si celebrava a Napoli nel XVII secolo, nonché in altri centri vicini e che solo in seguito fu tramandata e custodita a Torre del Greco la quale, ancora oggi, sarebbe l'unica città al mondo dove ancora si celebra.
C'era bisogno di una circostanza di ordine civile e fu così che si abbinò alla festività religiosa quella civile del riscatto Baronale del 1699. Dopo questa data la festa assunse una solennità ed un significato ancora maggiori.
Ma perché gli Altari erano proprio quattro? Le ipotesi fatte sono state tante, dal numero dei continenti fino allora conosciuti (Europa, Asia, Africa, America), a quello dei punti cardinali della città.

Come si nota il lato pagano della festa è antico. Senza dubbio il lato religioso è di grande importanza. (Io sono cattolico praticante, ma prima ancora sono cristiano). Chi mi conosce sa che non prendo mai posizioni di parte, tanto meno politiche e religiose. Dove voglio parare? Esprimo il parere di un semplice cittadino che paga le tasse, cioè che fruisce della libertà di opinione costituzionale.
Smetto subito di farla lunga. Non mi sento di fare pollice verso, per una volta, in tanti secoli, che la festa è stata solo spostata dalla data storica del periodo del Corpus Domini, ma che ha conservato anche questa volta molti crismi mistici nelle effigie e nella stessa essenza.
Che non succeda ancora in seguito, va bene, è giusto e sacrosanto; ma cosa volete, mi sento spinto a perdonare come Cristo vuole.

Può essere utile uno stralco di repertorio sulla solennità del Corpus Domini.
“Il ‘Corpus Domini’, solennità del Corpo e del Sangue di Cristo è la festa dell’Eucaristia, sacramento nel quale Gesù ci ha lasciato il vivo memoriale della sua Pasqua, evento centrale nella storia dell’umanità”. L’Eucaristia fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa’”.
La solennità cattolica del Corpus Domini chiude il ciclo delle feste del dopo Pasqua e vuole celebrare il mistero dell'Eucaristia. La sua istituzione si deve ad una suora che nel 1246 per prima volle celebrare il mistero dell'Eucaristia in una festa slegata dal clima di mestizia e lutto della Settimana Santa. Il suo vescovo approvò l'idea e la celebrazione dell'Eucaristia divenne una festa per tutto il compartimento di Liegi, dove il convento della suora si trovava.
Qualche anno dopo, nel 1263, un sacerdote mise in discussione il valore della celebrazione dell'Eucaristia, ma durante la funzione che stava officiando l'Ostia benedetta sanguinò e gocce di sangue caddero sul bianco corporale di lino. Il corporale fu portato a Orvieto, nel cui Duomo ancora oggi è custodito.
Venuto a conoscenza dell'accaduto Papa Urbano IV istituì ufficialmente la festa del Corpus Domini estendendola dalla circoscrizione di Liegi a tutta la cristianità. La data della sua celebrazione fu fissata nel giovedì seguente la prima domenica dopo la Pentecoste (60 giorni dopo Pasqua). Durante la festa del Corpus Domini si svolgono solenni processioni in cui viene mostrata pubblicamente e solennemente l'Eucaristia ai fedeli.
Luigi Mari


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