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Argomento presente: « RIFLESSIONI SULLA PASQUA 2013 »
ID: 15610  Discussione: RIFLESSIONI SULLA PASQUA 2013

Autore: cristofaro cingolo  - Email: cris1948@fastwebnet.it  - Scritto o aggiornato: giovedì 24 marzo 2016 Ore: 11:04



Riflessioni sulla Santa Pasqua 2013

Cari amici, inizio con un saluto non mio, ma di due grandi uomini: Giovanni Paolo II e il nuovo papa Francesco, uniti in una sola voce. -Andate incontro vita, non abbiate paura! Dio c’è, ed è con voi: lo sarà sempre-.
Un altro anno è passato e come ogni anno, sento il bisogno di parlare con coloro che fanno parte delle mie radici. Sono nato a Torre, cresciuto ai piedi del Vesuvio, immerso nelle acque del fronte per un vero battesimo torrese da mio nonno.
Affine ad un albero, i miei rami possono alzarsi al cielo e, allontanarsi dalla terra. Sappiamo di certo che i rami vanno dove vogliono, ma le radici, per quanto nascoste, restano ben salde, radicate, e legate alla terra, proprio come un figlio è legato alla madre dal cordone ombelicale.
Sono catene d’amore, difficili da spezzare, indistruttibili, legano il figlio all’amore della madre.
Radici che si aggrappano alla terra nativa sempre più forte, come se avessero paura di essere sradicate.
I nostri anni corrono veloci. Tanto veloci che non riusciamo a tenerne il passo e ci accorgiamo di questo nel voltarci indietro e non trovando più i nostri cari.
Quest’anno un parente mi ha lasciato. Con la sua dipartita mi son reso conto di quanto strana sia la vita: mentre lui si preoccupava di me, qualcosa succedeva dentro di lui. Entrambi non ci siamo resi conto che, se dovevamo preoccuparci di qualcuno, (per dei lievi problemi), questo era di lui.
Eppure bastava aprire il Vangelo e leggere quanto afferma Matteo, sulla fine dei tempi, e accostarla all'uomo
Capitolo 24/36 - … Quanto a quel giorno e a quell'ora, però, nessuno lo sa, neanche gli angeli del cielo e neppure il Figlio, ma solo il Padre.
La morte dell’uomo può paragonarsi alla fine distruttiva di un tempio. E se ci pensiamo, troviamo analogie con la fine ipotizzata nell'apocalisse. Ma anche in ciò che c’è stato rivelato, troviamo nei casi citati, ricostruzione, o risurrezione. Chiamiamolo passaggio, riportandolo alla Pasqua.
Il corpo di Cristo distrutto e, reso eterno, dalla vittoria della vita sulla morte, voluta da Cristo.
Cari amici di Torreomnia, e particolarmente all'amico Luigi Mari con famiglia, con questa mia riflessione, auguro una Santa Pasqua in Cristo, Nostro Signore.

Cristofaro Cingolo
 
 

ID: 17189  Intervento da: la redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Data: giovedì 24 marzo 2016 Ore: 11:04

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ID: 15613  Intervento da: la redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Data: sabato 30 marzo 2013 Ore: 12:13




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