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Argomento presente: « ISCRITTI PERPLESSI? » | |||||
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ID: 1240 Intervento
da:
Luigi Mari
- Email:
info@torreomnia.com
- Data:
sabato 26 febbraio 2005 Ore: 19:40
Ciao Antonio. Al tuo 1239 di questa discussione. Da giovani eravamo più boriosi, più presuntuosi, talvolta più riottosi. Gli anta ci ridimensionano fino a farci avvertire un certo piacere anche nell'umiltà, per il fatto stesso che un po' alla volta ci incamminiamo verso Dio. Chiedere scusa ed ammettere i propri torti mi dà la sensazione di sentirmi più maturo, più saggio. E si sa “U llusing fa bene ‘a salute”. Io faccio l'umile e Tu il modesto. Tu hai scritto "Comete" così come l'hai scritto, anche grazie a Joyce e alla sua invenzione del dialogo interiore nell’Ulisses, condizionando tutta la letteratura moderna. Fai finta di non conoscere i grandi autori, come fai finta di confondere Kafka con Ciavolino trastormato in ragno e Luigi Mari trasformato in water. Ma non ti permetterò di toccarmi C. A. C. L'altra mattina ha guadagnato l'uscio della mia bottega così bellino, così precisino, con un cappello dalle falde grigie e la banda color oro vecchio sopra la visiera, così compito e composto, dove sdridii di viola d'amore del settecento si trasformavano in parole sciorinate candide e rasserenanti come Manti di Madonna dalle sue labbra sottili e coriacee di napoleonica memoria. Ed il soprabito color cenere dal bavero di velluto rosso pompeiano. E gli occhietti vispi di roditore, e il naso spigoloso. Villo. Dallo sguardo sensuale e penetrante. Tutto provocava un trasporto emotivo, là dove tutta la sfera affettiva sconvolgeva e veniva stravolta, irresistibile. Cos'è Naomi Cambell a cospetto? Sì, nata vota di nuovo! Lo dirò fino allo spasimo. Cos'è l'affetto per un’amico rispetto a quello frivolo e caduco per una femmina quasi sempre vedova nera. La bruttezza ha un vantaggio sulle bellezza, dura per sempre. Naomi sarà vecchia e brutta fra qualche anno. L’amico sessantenne no, rimarrà sfolgorante e folgorante nella sua statuaria donatelliana mole del Davide. Ebbene se mi avessero chiesto chi vuoi abbracciare... Il resto Lo sapete. Confido nel senso dell’umorismo del prof. e non me ne voglia se ci mettiamo a scherzare un po’ anche per ringiovanire. In fondo meglio un Davide con paletot come lui che una tazza igienica con coperchio in testa rivestito di fustagno come me. Luigi Mari |
ID: 1239 Intervento
da:
Antonio Abbagnano
- Email:
usn123@fastwebnet.it
- Data:
sabato 26 febbraio 2005 Ore: 18:03
Gigì, se incominci a chiedere scusa, overo nun stai bbuono; scherzo naturalmente. Noi abbiamo il piacere di conoscerci e frequentarci e mi sento in diritto di preoccuparmi quanto ti sento dire che vuoi chiudere il forum e poi ti metti a parlare col water. Al posto mio tu avresti fatto di peggio, magari saresti venuto a casa mia a pigliarmi sotto braccio e a farci una camminata ammont u puort....e poi sai che non conosco Kafka nè Joyce, io mi sono limitato a Raffaele Raimondo e Adriano Ciavolino. Ciao |
ID: 1237 Intervento
da:
Luigi Mari
- Email:
info@torreomnia.com
- Data:
sabato 26 febbraio 2005 Ore: 16:57
SMENTITA E RITRATTAZIONE Dopo lunga discussione telefonica con l'ing. Argenziano è stata chiarita una gigantesca svista da parte mia circa l'interpretazione dell'identificativo 1232 del Dott. Aniello Langella nella discussione "Donne Vesuviane". Meno male che in questo forum ci sono quelli più "vecchi" di me nel senso di più saggi che si adoperano come punti di riferimento. Nella vita crediamo che la nostra intelligenza e la nostra sagacia sia sempre superiore a quella degli altri, ma questa volta devo ammettere di aver preso in fronte il Campanile di S. Croce come cantonata. Chiedo scusa al dottor Langella per aver dubitato della sua correttezza coniando l'identificativo 1233 nella discussione "Iscritti perplessi". Ritratto il tutto e soprattutto chiedo scusa pure all'Ing Salvatore Argenziano per aver io deprezzato e messo in sott'ordine la sacralità de’ " ritrattielli" e de’ "'a semmulella" che sono gli emblemi della nostra infanzia, due icone venerabili delle nostre radici. Gli imput all'equivoco dati da Antonio Abbagnano con i suoi: "Cosa ne pensate degli ultimi messaggi di Mari" e "Con questi chiari di luna dissacratori, come facciamo a parlate della donna vesuviana", del suo 1230 (Donne vesuviane), anch’essi da me stupidamente male interpretati, hanno promosso la risposta 1232 del Dott. Langella con riferimento implicito e poco comprensibile ad un messaggio ed al suo autore risentito con relativa mia risposta sgradita che sono stati cancellati. La disquisizione del dott. Langella esordisce con: "Hai ragione Antonio. Il mio è un tentativo di sdrammatizzare una fatto che ritengo serio per Luigi ma che non deve poi turbarlo più di tanto". Sarà la mia stanchezza e lo stress per conciliare Tipografia a Torreomnia, ed il fatto stesso che quei messaggi non ci sono più, avevo relazionato stupidamente i commenti di Antonio ed Aniello, ad un disquisizione su una eventuale mia instabilità di equilibrio, questo perché io allacciavo la cosa ai miei "ultimi messaggi" di estremizzazione metaforica di un kafkiano dialogo tra me ed il mio vaso da giorno. Spentisco e ritratto l'identificativo 1233 e non condivido la solidarietà nei miei riguardi di Monica e di Nicola perché basata su una questione male interpretata, quindi fittizia e non sussistente. Chiedo scusa, quindi umilmente, ad Aniello Langella, Ad Antonio Abbagnano e ringrazio Salvatore Argenziano che ha interpretato e riferitemi le cose nella loro dimensione reale. Luigi Mari |
ID: 1235 Intervento
da:
nicola scognamiglio
- Email:
nicoscogna@libero.it
- Data:
sabato 26 febbraio 2005 Ore: 14:36
Signori, la mia opinione circa lo status quo del forum è che c'è un conflitto tra erudizione e cultura, vale a dire tra istruzione e creatività. Coloro che ripetono nozioni e formule imparate a scuola non legano facilmente con chi scopre e idealizza argomentazioni di livello avanzato non consolidate didatticamente, e che vanno fuori ortodossia perché insorge nel fruitore disordine mentale, confusione e difficoltà di adattamento, almeno a breve termine. Io sono uno di quegli sventurati che non so intuire, né creare. La mia fantasia è povera, per quasto ammiro, e non invidio, quella di Luigi. Solo di questo mi vanto. Io presto la mia opera tra luoghi di pena, comunità di recupero narcotisti, tabagisti ed alcolisti e centri di recupero psicologioco. Per questo la mia identità è parzialmente protetta dalla privacy. Ho esperienza nel campo psicologico sul piano pratico e non quello libresco della psicologia spicciola. "Felix qui potuit rerum cognoscere causas". Se non ci sarà aria nuova nel forum si finirà con lo stagnare e si rischierà di entrare in un carosello senza sbocchi. Bisognerebbe scindere l'ala tradizionalista e conservatrice dei nozionisti da quella avanguardista ed intuitiva e creativa degli innovatori, visti erroneamente come trasgressori e sovvertitori, altrimenti via alle fazioni ed ai contrasti. Qui non si parla di torto o di ragione ma di modus vivendi diversi. Tra persone di orientamento cogitante diverso non ci può essere un dialogo duraturo. Si formano le fazioni, le guerre fredde con le quali non si farà mai niente di costruttivo. Io non vedo nell'opera di Luigi significative complessità di comunicazione rispetto alla trasparenza e alla trasmissione delle idee. I mezzi letterari che adopera sono quelli universalmente usati in tutta la letteratura avanzata, ma palesi solo per i professori di lettere e filosofia. Egli stesso ha citato Kafka ed Henry Miller, allora, io aggiungo, Nietzscke ed Edgard Allan Poe, dovevano, questi, essere condannati a morte? Io credo che si alzino polveroni per nulla. Un forum con pretese culturali non si ridurrà alla letterina nostalgica all'amico e alla frase evasiva di getto come nelle chat. Esiste la chat in Torreomnia, perché non viene utilizzata? Chi vuole fare cultura deve adattarsi anche alle forme che non comprende, anzi, vuol dire che apprenderà, finalmente, qualcosa che non ha mai imparato insieme a milioni di persone nei banchi di scuola. Esiste un miliardo di medici nel mondo, ad esempio, ma solo un milione di scenziati. Una stima della Demoscopea afferma che nell'era moderna sono stati stampati quattro miliardi di libri quasi uno pro-capite, ma solo un migliaia sono capolavori universalnente riconosciuti. Non è difficile cadere nella grettezza quando si è antiprogressisti solo per ostinazione. Solo la tolleranza e l'unione costruisce. ERUDIZIONE = Ampio corredo di congnizioni apprese didatticamente intorno a varie discipline lettererie, tecniche, ecc. CULTURA = Complesso di intuizioni, procedimenti inventivi, comportamentali, filosofici, letterari, storici, artistici ecc. adoperati e diffusi da singoli individui o da gruppi sociali di particolare levatura. "Credo ut intelligam, non intelligo ut credam". Nicola Scognamiglio Purtroppo "solo erudito" con due lauree e quindi non uomo di cultura, purtroppo. P.S. – Come dice spesso Mari questo discorso non è diretto ad individui specificatamente all’interno di questo forum, ma vale più come discorso generale. |
ID: 1233 Intervento
da:
Luigi Mari
- Email:
info@torreomnia.com
- Data:
sabato 26 febbraio 2005 Ore: 01:37
Caro Aniello tu dici: nella discussione "Donne vesuviane". >"Hai ragione Antonio. Il mio è un tentativo di sdrammatizzare una fatto che ritengo serio per Luigi ma che non deve poi turbarlo più di tanto". Mi stupisce questa frase perché mai dubiterò della tua bontà e della tua morale. Sarebbe meglio non usare sottintesi quando i discorsi sono persionalizzati. Non è un consiglio, è una preghiera. Al di là del messaggio sulla "sperimentazione letteraria" delle sezione "Iscritti perplessi" cosa vuol dire, da Bologna" quel "Ma stai bene, Luigi?". Ma forse Kafka si preoccupò di essere preso per folle quando scrisse la "Metamorfosi", per altro autrobiografico, cioè egli stesso trasformato in un ragno. Opera tradotta in tutto il mondo come uno dei massimi capolavori della letteratura?. E così una semplice trasfigurazione letteraria, pur se caustica ed estremizzata scuote? Parlare col proprio gabinetto è la cosa più buffa del mondo, un terreno fertilissimo dove ci si possono ricamare metafora ed ironia, dove si può creare la pagina e non la missiva. Se legge questo messaggio, cosa dirà, il pastore evangelico intellettuale che ho ieri ho presentato a Ciavolino, che insieme a me ha scandagliato il forum, e dopo ci siamo liberati in una serena discussione di due ore sui problemi del Brasile e sulla Religione? Penso forse che in questo salotto si debba parlare solo di "ritrattielli" e "semmulelle"?. Parlo in generale, chiaramente. E va bene, trasformiamo un forum in chat con gli assonnati buoh, e mah. Ok, facciamo la letteratura di evasione, facciamo i fumettoni e la storia retorica. Facciamo i seri. Se davvero avrò bisogno di aiuto, un giorno, siamo sotto il cielo, mi squillerà prima il telefono, e dopo la conferma lo vedrò la persona fuori la porta che, prendendomi sottobraccio, mi condurrà a prendere una boccata d'aria, o a sorbire un caffè. Non è bello cancellare tutto per una sola cosa che non va. Se non va. Ma credete che adesso ce l'abbia con voi? Quella che intendo io è amicizia e non complicità. Le variazioni d'umore, l'intemperanza, la stravaganza non la incrinano. A me interessa l'amicizia e l'affetto che provo io per voi. I sentimenti, e se, li provaste Voi per me, sono relativi e non trasformani i miei. La mia vera follia stà nel fatto che se da questo momento in poi io non devessi più sentirvi e mai più vedervi continuerei ad amarvi senza cercarvi. Per sempre. E non ne soffrirei. Un abbraccio Luigi Mari |
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