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Argomento presente: « IN CRISI LA BTICINO DI TORRE »
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ID: 10596  Discussione: IN CRISI LA BTICINO DI TORRE

Autore: la redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Scritto o aggiornato: giovedì 15 ottobre 2009 Ore: 15:06


 
 
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ID: 12026  Intervento da: camillo scala  - Email: doncamillo57@libero.it  - Data: giovedì 15 ottobre 2009 Ore: 15:06

B-Ticino, gli operai non saranno licenziati dal il Mattino
FRANCESCA RASPAVOLO Torre del Greco. Vertenza Bticino, raggiunta l’intesa: salvi i metalmeccanici di viale delle Industrie. Sono stati tre mesi di lavori duri e intensi ma alla fine i 55 operai a rischio licenziamento hanno ottenuto tutte le garanzie sperate. Al termine di un ultimo faccia a faccia a Napoli gli imprenditori di Varese hanno infatti accettato la proposta di accordo avanzata dalle maestranze del sito industriale di Torre del Greco. In primis, intesa sui termini della buonuscita: stando al patto siglato tra i vertici dell’azienda e i lavoratori a rischio, ai dipendenti in esubero saranno assicurate vantaggiose condizioni economiche. I dettagli saranno discussi soltanto questa mattina nell’assemblea generale allo stabilimento di Leopardi, ma pare proprio che per i metalmeccanici non ci saranno i tagli drastici agli stipendi preannunciati nelle scorse settimane. Alla vigilia del vertice napoletano infatti, si prevedeva un crollo delle paghe da mille e 300 euro fino a 840. Ora invece i salari saranno sensibilimente maggiori per tutta la durata della mobilità. Ma lo sblocco della vertenza passa anche e soprattutto per le ore lavorative: se infatti, l’impresa di Varese aveva deciso di tagliare un turno di fabbrica risparmiando 150 euro per dipendente e portando a 36 le ore settimanali dietro le presse, ora dopo il summit si ritorna ai livelli dei contratti nazionali. Per tutti i lavoratori, anche per i più giovani e i nuovi assunti,
40 ore settimanali in fabbrica. Infine, mediazione sul rilancio del polo produttivo di viale delle Industrie: l’impresa lombarda ha infatti programmato investimenti copiosi sullo stabilimento cittadino, in modo da consolidare e incrementare la produzioni di componenti meccaniche made in Torre del Greco. «Al centro della trattative c’erano le prospettive di vita futura del sito, in particolare il ripristino
dell’orario contrattuale e gli incentivi all’esodo del personale interessato all’uscita in mobilità a fine pensionistico. Per fortuna l’azienda ha accolto tutte le nostre richieste, venendoci incontro e salvando le nostre famiglie - spiegano i sindacalisti Nunzio Totaro, Antonio Fiore e Claudio Guarro - Dopo una lunga discussione l’azienda ha sposato la linea sindacale proposta da Fiom, Uil
e dagli Rsu concendendoci anche i turni di fabbrica previsti dai contratti nazionali e individuando condizioni più vantaggiose per i lavoratori messi in mobilità». In totale 55 operai storici della Bticino spa, tra i quali anche l’unica infermiera in servizio presso gli stabilimenti della zona Leopardi: per tutti da questa mattina ci saranno garanzie più solide e un futuro certamente meno nero rispetto all’apertura della vertenza. L’ultimo passo verso la conclusione delle trattative si svolgerà proprio oggi quando i lavoratori della fabbrica di Torre del Greco si riuniranno in un’assemblea generale per discutere dell’ipotesi di contratto proposta dall’azienda. «L’accordo è davvero lusinghiero», dice spiega Salvatore Palomba.


ID: 12020  Intervento da: camillo scala  - Email: doncamillo57@libero.it  - Data: mercoledì 14 ottobre 2009 Ore: 15:09



ID: 11989  Intervento da: camillo scala  - Email: doncamillo57@libero.it  - Data: venerdì 9 ottobre 2009 Ore: 14:35

Bticino, spiragli per i 55 operai: schiarita su tagli e licenziamenti
FRANCESCA RASPAVOLO Torre del Greco. Vertenza Bticino, raggiunto l’accordo: si va verso l’intesa tra lavoratori e imprenditori. Potrebbe essere davvero questione di ore perché i 55 operai dell’azienda metalmeccanica di viale delle Industrie a rischio licenziamenti trovino l’unità sulle procedure di mobilità aperte lo scorso luglio dall’impresa di Varese. Nell’ultimo faccia a faccia ufficiale tra le maestranze e i delegati della Bticino, infatti, è arrivata la tanto attesa schiarita. Al vertice, tenutosi alla prefettura di Napoli, hanno partecipato i 55 operai a rischio licenziamento, i rappresentanti di Fiom, Cgil, Uilm e Uill Napoli, Failm, Cisal e Ugl, il vicesindaco di Torre del Greco Antonio Spierto e i dirigenti regionali Santoro e Di Lullo. Sul piatto della bilancia non solo i termini dei 55 licenziamenti, ma anche stipendi e orari di lavoro dello stabilimento di viale delle Industrie. «Al centro della trattativa c’è il futuro del sito e in particolare il ripristino dell’orario contrattuale e gli incentivi all’esodo del personale interessato all’uscita in mobilità a fine pensionistico», spiegano i sindacalisti Nunzio Totaro, Antonio Fiore e Claudio Guarro.



Alla vigilia del vertice napoletano, infatti, il futuro per i metalmeccanici di Torre del Greco parlava della soppressione di un turno di lavoro, pari a 150 euro di retribuzione e di un taglio alla stipendio da mille e 300 euro fino a 840. «Dopo una lunga discussione l’azienda ha accolto la linea sindacale proposta da Fiom, Uil e dagli rsu - proseguono Totaro, Fiore e Guarro - concendendoci di nuovo il quarto turno di fabbrica e individuando condizioni più vantaggiose per i lavoratori». Condizioni che saranno discusse nel summit del prossimo 14 ottobre quando in Regione Campania si incontreranno, un’ultima volta, licenziati e dirigenti per un esame congiunto delle procedure di mobilità. «La presenza forte dei lavoratori con il sit-in davanti alle porte della prefettura, i cori, gli striscioni e la fermezza degli operai ci hanno consentito di far valere le esigenze del personale Bticino, facendoci ottenere un risultato rassicurante», proseguono i rappresentanti dello stabilimento. I dettagli dell’intesa saranno perfezionati nelle prossime ore, ma per i sindacati della fabbrica di Torre del Greco si tratta comunque di una piccola vittoria. «Finalmente siamo riusciti a fare un passo in avanti grazie al prezioso aiuto delle istituzioni - il commento sereno dei rappresentanti sindacali - Vogliamo ringraziare il prefetto di Napoli, gli assessorati regionali, il vicesindaco di Torre del Greco Antonio Spierto e tutti i lavoratori che hanno seguito la lotta aderendo agli scioperi ed alle manifestazioni. Crediamo che nall’area torrese-stabiese salvare anche un solo posto di lavoro sia un grande risultato, per cui ci auguriamo che la Bticino continui seriamente la trattativa nella spirito giusto».


ID: 11984  Intervento da: camillo scala  - Email: doncamillo57@libero.it  - Data: giovedì 8 ottobre 2009 Ore: 18:42

Torre del Greco. Bticino. Forse un accordo tra le parti
Il sito di viale delle Industrie torna finalmente a respirare. L’incontro che si è svolto ieri mattina presso la Prefettura di Napoli sembra aver dato dei risultati positivi. “Il vertice che si è tenuto ieri mattina – ha dichiarato Antonio Fiore rappresentante della Rsu di stabilimento – ha aperto uno spiraglio. Erano presenti dei rappresentanti della Regione, nelle persone della dottoressa Miele e l’assessore regionale alle attività produttive Santoro. È intervenuto in rappresentanza della pubblica amministrazione anche il vicesindaco Antonio Spierto. Ed erano presenti tutte le sigle sindacali coinvolte e i vertici della Bticino. Sono stati davvero tanti gli interventi a nostro favore e molti sono stati gli impegni presi”. Durante l’incontro è stato infatti firmato un verbale, che poi sarà protocollato in via ufficiale il 14 ottobre prossimo in Regione. E i risultati portati a casa dagli operai, almeno per il momento, fanno ben sperare. “ L’azienda – continua Antonio Fiore – ha stabilito che limiterà la mobilità soltanto agli operai in età pensionabile e comunque previo un accordo che soddisfi entrambe le parti in causa. I posti dei giovani lavoratori sembrano essere salvi. Non è finita qui. Il nostro intento era quello di ricevere garanzie anche sulla stabilità del sito, non solo sugli operai che rischiavano la mobilità immediata. I vertici aziendali hanno garantito che intendono investire nel sito corallino e non intendono farlo chiudere a favore di altri siti produttivi del Nord. È intenzione dell’azienda trasformare la nostra fabbrica produttiva in un polo di eccellenza per la DIN, non solo a livello nazionale ma anche a livello Leagrand, ovvero in un campo internazionale”. Inoltre pare che nuovi investimenti futuri siano nei programmi della dirigenza francese. “Hanno spiegato – continua Antonio Fiore – che sono previsti investimenti per circa quattro milioni di euro, per quanto riguarda nuove apparecchiature. I livelli di occupabilità rimarranno inalterati almeno nel prossimo futuro”. Altra spina nel fianco era la questione dell’orario di lavoro. “Contestualmente – riferisce Fiore – i dirigenti hanno promesso che lavoreranno sulla questione del ripristino dell’orario contrattuale di lavoro. Tutto questo fa ben sperare. Vogliamo ringraziare i politici che hanno mediato, e ora attendiamo la firma definitiva il 14 ottobre”. In merito il vicesindaco Antonio Spierto ha sempre dichiarato la massima vicinanza dell’amministrazione agli operai della Bticino “ E’ dovere dell’amministrazione assistere i lavoratori della città del corallo soprattutto se si tratta di un’azienda storica come la Bticino. Si tratta di famiglie che contano su quei posti di lavoro. Il nostro intervento non sarebbe mancato per quanto ci sarebbe stato possibile”.Veronica Mosca


ID: 11979  Intervento da: camillo scala  - Email: doncamillo57@libero.it  - Data: mercoledì 7 ottobre 2009 Ore: 17:12

Torre del Greco. Bticino.
Bticino. La protesta dei lavoratori prosegue, ma non ci sono schiarite all’orizzonte. Dopo il corteo del due ottobre che ha portato i duecento lavoratori alle soglie del tribunale di Torre Annunziata, lunedì si è svolto un primo incontro tra i vertici dell’azienda, gli impiegati e i funzionari della Regione che hanno cercato di svolgere una funzione di mediazione. Eppure neanche l’intervento delle istituzioni sembra aver sortito effetti importanti. “Non è emersa nessuna novità – si legge nelle pagine ufficiali on line della protesta dei lavoratori - la Bticino continua nella sua linea intransigente rifiutando qualsiasi possibilità di accordo in merito ai 55 esuberi e continua a non dare garanzie sul futuro del sito”. Linea dura quindi da parte della dirigenza. I componenti della Rsu sono alquanto sfiduciati “durante l’incontro in Regione – dichiara Antonio Fiore rappresentante sindacale dello stabilimento – la Bticino ha rimarcato una linea dura. In realtà noi abbiamo incontrato i delegati di Varese che eseguono una serie di ordini. La direzione esecutiva è quella francese. Da li partono tutte le decisioni. Auspichiamo che i vertici si decidano ad affrontare seriamente la problematica. È necessario che diano un segno ai lavoratori che la società voglia davvero garantire prospettive future per il sito di Torre del Greco. Noi siamo disponibili ad un confronto sin da subito. Non hanno lasciato molti spiragli. Anche i funzionari regionali che lunedì erano presenti all’incontro hanno cercato di mediare proponendo delle soluzioni che possano spingere la dirigenza francese a riflettere, come ad esempio una mobilità collettiva, ma nulla è stato preso in considerazione.




Tra i vari reparti del sito c’è comunque agitazione ed ognuno vuole sapere cosa accadrà del proprio futuro lavorativo”. Intanto oggi ci sarà un nuovo incontro alla Prefettura con i vertici aziendali per trovare un terreno di incontro. “Abbiamo fatto convocare la dirigenza – continua Antonio Fiore - anche dal Prefetto, perché è importante far sentire la propria voce. È richiesta la presenza di tutte le maestranze al sit-in che si farà in Piazza Plebiscito”. All’incontro di oggi è previsto che interverranno anche tutti i lavoratori del sito corallino. “La Rsu – continua Antonio Fiore – è disposta a discutere con i vertici aziendali sulla questione dei posti di lavoro, ma chiediamo che si muovano dalle loro rigide posizioni, e ci diano delle garanzie”.Veronica Mosca, Capitoloprimo


ID: 11978  Intervento da: camillo scala  - Email: doncamillo57@libero.it  - Data: mercoledì 7 ottobre 2009 Ore: 15:46

TORRE DEL GRECO. LA VERTENZA LAVORO
Bticino, nessuna soluzione dipendenti di nuovo in piazza dal MATTINO

FRANCESCA RASPAVOLO Torre del Greco. Vertenza Bticino, è il giorno della resa dei conti. Appuntamento questa mattina dalle 8, per i 55 lavoratori dell’azienda metalmeccanica di viale delle Industrie a rischio licenziamento: in programma per oggi uno sciopero generale delle maestranze in forza al sito produttivo di Torre del Greco e un corteo di protesta a Napoli, sotto gli uffici della prefettura partenopea, che precederà l’incontro decisivo con i dirigenti dell’azienda di Varese. La lunga giornata dei 55 operai in mobilità dallo scorso luglio inizierà intorno alle 8 di questa mattina quando parte dei lavoratori dello stabilimento Bticino di viale delle Industrie incroceranno le braccia dinanzi ai cancelli della fabbrica. A guidare il sit-in di Torre del Greco ci sarà Salvatore Palomba, rappresentante degli operai che dalle 8 daranno vita a un nuovo corteo contro i licenziamenti, il secondo in meno di sette giorni. «Il posto di lavoro è un nostro diritto, l’impresa ha il dovere morale di ascoltarci», le richieste di Salvatore Palomba. In contemporanea a Napoli si svolgerà il vertice tra operai e dirigenti dell’impresa di Varese: al tavolo delle trattative, per discutere di tagli all’organico e agli stipendi programmati dagli amministratori della Btcino, tutti i lavoratori a rischio, oltre ai rappresentanti sindacali dello stabilimento e agli imprenditori delegati per un vertice che si annuncia assolutamente agguerrito. «Daremo vita anche a un sit-in a piazza Plebiscito a Napoli - annuncia Antonio Fiore, rappresentante sindacale della fabbrica di viale delle Industrie - Vogliamo che il sito di Torre del Greco continui a vivere, ma dobbiamo anche tutelare le nostre famiglie. Faremo di tutto, useremo tutti i mezzi a nostra disposizione per garantirci un futuro solido». L’incontro di ieri sera in Regione Campania ha dato però, esiti negativi. «I vertici di Bticino sono rimasti ancora fermi sulle loro posizioni iniziali, mantendendo una linea dura - prosegue Antonio Fiore - Speriamo solo che i dirigenti si decidano ad affrontare seriamente la nostra situazione e accettino finalmente la trattativa con i lavoratori. Noi siamo disponibili al dialogo in qualsiasi momento». A rischiare il posto ci sono 55 operai di Torre del Greco, travolti dalla crisi economica che da oltre un anno soffoca il comparto metalmeccanico di tutta l’Italia. Saranno loro, il volto della recessione, a scendere in piazza questa mattina per dare voce alle difficoltà delle famiglie di Torre del Greco il mattino 7/10/09


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