IL XVIII SECOLO
In questo secolo, pero, il corallo riprese il suo posto in tutti i Paesi
europei. Si lavorava intensamente a Napoli, a Trapani, a Livorno e a
Genova, che intanto aveva sottratto a Marsiglia il primato del liscio.
Nella cittą francese le fabbriche erano ormai solo due; nel 1786 la
lavorazione vi ebbe il suo ultimo fremito ad opera di lavoranti livornesi
chiamati per impiantarvi una fabbrica.
Nel '700 Livorno assunse, nel settore,
un ruolo di primaria importanza nel quale gli ebrei occupavano il posto
d'onore.

"Pace" di rame dorato, smalti e corallo
- Sicilia
Sec. XVIII - Museo Liverino

Collana ed orecchini -
Corallo "Sardegna"
Giulianova. Sec. XVIII - Museo Liverino

Carlo III Re di Napoli - Corallo
mediterraneo
Trapani - Sec. XVIII - Museo
Liverino |
Infatti,
il Milano nella sua Storia degli ebrei in Italia dice che "La
lavorazione dei coralli era fatta completamente da ebrei nei loro ventidue
opifici; il prodotto finito era poi spedito in larghissima quantitą in
India, in Russia, in Cina, donde erano ottenute in contropartita pietre
preziosi".Questa rimase in vita solo fino a1 1793, anno in cui a
seguito della "Rivoluzione", venne soppressa la Compagnie Royale
d'Afrique, che provvedeva all'approvvigionamento del grezzo in Africa.

Acquasantiera argento, rame dorato e
corallo.
Lav. genovese - Sec. XVIII - Museo Liverino 
Rosario siciliano in argento e corallo "Sciacca"
Sec. XVIII - Museo Liverino

Carlo Magno - Scuola toscana
Corallo mediterraneo - Museo Liverino
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