Anno I
n. 2 - giugno 2001 

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L’uomo e la bestia
 

Quello che distingue l’uomo dalla bestia non è tanto la sua capacità di comunicare la cultura, la cooperazione nel progettare e nel costruire, la capacità d’inventare e di progredire; ma è, soprattutto, che, l’uomo a differenza della bestia, per fare tutto ciò, non gli è sufficiente pensare che questo gli procura il pane, ma ha il bisogno di crearsi un ideale religioso, politico, filosofico e morale.
L’uomo deve vivere con uno scopo, deve avere insomma una bandiera e, quando crolla la fede in essa, comincia a pensare che non valga più la pena di vivere, o soltanto sopravvivere, e può meditare il suicidio, mettendolo anche in atto.
Quando cade ogni ideale religioso, quando ci si convince che non esiste Dio, allora sì, che si è davvero in balia di un destino caotico e imprevedibile. Mi fa rabbia notare che la maggior parte dei cosiddetti uomini, all’idea che non esista Dio, invece di sentirsi persi, si euforizzano e si sentono liberi di commettere qualsiasi azione, purché procuri loro piacere o vantaggio materiale.

L’amicizia

    

Nella nostra società si fa troppo spesso una confusione tra amicizia ed amore, perché non si trova un equilibrio apposito tra le singole persone.
I veri amici sono un tesoro, sia a livello psicologico, sia umano, quando siamo in difficoltà.
Con l’amico si scambia un vero e proprio contatto umano specialmente quando si soffre per la delusione di una storia d’amore.
Gli amici ci sostengono nella vita come un toccasana per la nostra salute spirituale e fisica.
Nella vita bisogna avere libertà di pensiero e d’azione, godere di un’amicizia vera, sentirsi evasivi e liberi d’incontrare un amico secondo le nostre possibilità. L’avere un amico non significa essere schiavi l’uno dell’altro, come spesso accade, e perciò seguendo l’esempio della fede cristiana, che diffonde l’eguaglianza tra gli esseri umani, dobbiamo essere liberi come siamo stati creati da nostro Signore.
                                                                                     Carla di Cristo

La libertà
L’uomo davvero virtuoso vive in libertà, non segue né comandamenti, né scritture. Egli vive secondo il suo cuore, è un ribelle. La natura della consapevolezza umana è la libertà assoluta. Quando un uomo nasce è libero. Non possiede essenza, ma solo esistenza. In seguito sceglierà la propria essenza, cioè chi avrà intenzione d’essere, ma si tratterà di una sua scelta. Potrà essere un santo o un peccatore, un cristiano o un martire.

                    Antonio Giordano



       
Disegno di A. Giordano

 

 


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