LA MITOMANIA
Da dove nasce la mitomania?
Vale a dire quella passione perversa, che alcuni dicono, sia
insita soprattutto nei giovani, ad esempio, il fatto di lanciare
sassi da un cavalcavia, mettendo a repentaglio la vita di molte
persone.
E’ di questi ultimi giorni il caso di Novi Ligure, dove si parla
di un’adolescente che ha ucciso il fratellino e la madre con l’aiuto
del fidanzato. Da qui sono sorti altri casi fortunatamente
sporadici.
Io mi chiedo è cattiveria o follia? Secondo me è sia l’una,
sia l’altra cosa. Infatti, credo che la cattiveria di taluni sia
tale da far loro commettere un gesto simile, che poi è definito
follia.
I telegiornali gonfiano un po’ troppo queste notizie e in alcuni
adolescenti, senza una sana educazione, scatta la voglia d’imitare
per sentirsi più forti o, addirittura, superiori agli altri,
secondo loro.
di Anna Maria Sorrentino
Israele
La
situazione in questo storico paese è a dir poco preoccupante, la
guerra rischia di estendersi a macchia d’olio su tutto il
versante marittimo del Medio Oriente, bisogna intervenire in via
diplomatica al più presto per evitare il peggio.
La zona ha sempre rappresentato un rischio per la pace mondiale,
basti pensare a paesi come l’Iraq, dalle intenzioni bellicose
verso Israele e tutti i paesi che lo sostengono, sia
politicamente, sia economicamente.
L’area è sicuramente povera, c’è bisogno di un intervento da
parte del nostro paese, anche se siamo in difficoltà economiche.
Israele è un paese che, dal punto di vista turistico, potrebbe
entrare maggiormente nelle rotte internazionali se non ci fossero
focolai bellici. La Palestina dovrebbe essere sostenuta anch’essa;
i palestinesi vogliono un’autostrada che colleghi Gaza con il
resto del loro paese. Cerchiamo d’essere più solidali e diamo
loro quanto serve: cinquemila miliardi di lire.
Diamoli e speriamo che trionfi la pace!
Maurizio Lombardo |
Rapporti
economici
internazionali
Il commercio in generale, sia internazionale, sia
interno, ha un presupposto essenziale comune e cioè ha la
convenienza dello scambio di beni e servizi tra i paesi scambisti.
Il commercio interno avviene tra soggetti dello stesso paese e il
presupposto dello scambio è, com’è noto, la differenza tra l’utilità
del bene che si cede e il controvalore che si realizza in cambio.
Cerchiamo di esaminare se questo presupposto trova l’esatta
applicazione anche nel commercio internazionale. Orbene in ordine
alla convenienza dello scambio tra due paesi, va osservato che
questa convenienza si manifesta in due forme diverse:
a) Ciascuno dei due paesi scambisti produce un bene che l’altro
non produce ed in tale ipotesi la convenienza appare evidente;
esempio l’Italia acquista caffè (che non produce) dal Brasile, il
quale a sua volta acquista dall’Italia (che le produce)
automobili.
b) I due paesi scambisti producono entrambi i beni in oggetto, (ad
esempio calzature) ma a costi comparati diversi, quindi per uno dei
due paesi la produzione del bene costerebbe troppo e pertanto è
più conveniente importarlo.
Il commercio internazionale va così distinto in:
a) Importazione per le merci che entrano nello Stato e sono oggetto
di scambio.
b) Esportazione per le merci che escono dallo Stato.
c) Di transito per le merci che attraversano il territorio dello
Stato, ma sono oggetto di rapporti commerciali tra altri paesi. A
stretto rigore il commercio internazionale vero e proprio sarebbe
costituito dalle due prime voci, importazione ed esportazione, cioè
quello che si suole chiamare commercio speciale. Il cosiddetto
commercio di transito è definito tale in quanto la merce è di
transito e nello stesso tempo non è oggetto di scambio, quindi non
sussiste il commercio internazionale nel senso proprio di scambio,
perché riguarda altri paesi.
Per concludere possiamo sostenere che il
commercio internazionale è un termometro fondamentale della salute
economica della nazione, poniamo il caso che l’esportazione superi
l’importazione, la bilancia dei pagamenti è in attivo e viceversa
quando l’esportazione è inferiore all’importazione il bilancio
è in passivo.
Antonio Ciaravolo
Il mondo
contemporaneo
Nella società moderna, l’uomo si sta sempre
più allontanando dai valori morali e cristiani, non c’è rispetto
per le persone anziane, quelle più sfortunate sono emarginate,
aumenta la delinquenza e la corruzione. Lo Stato deve fare molto di
più per il Paese. Soprattutto aiutare le persone bisognose, come
quelle che vivono per strada ed i disabili, facendo, ad esempio, dei
centri d’accoglienza.
di Antonio Giordano |