Il
giornalismo
è terapeutico
U n
grande sforzo compensato da tante soddisfazioni. Un gruppo di
straordinari giovani collaboratori che hanno costituito con
entusiasmo la nostra "redazione speciale". E’ questo
il primo piccolo risultato ottenuto, ma - ne siamo consapevoli -
la strada è lunga e difficile, si tratta ora di garantire
continuità e capacità di migliorare.
Siamo assolutamente convinti che il giornalismo può essere
terapeutico, se riesce ad essere concepito con rigore ma anche con
passione ed allegria. Può aiutare ad implementare consapevolezza
e coinvolgimento civile.
I nostri redattori partono dal raccontare se stessi per cominciare
a raccontare poi, pian piano, il mondo che li circonda, gli uomini
e le donne con cui si
relazionano. I sogni possono essere esplicitati e gli incubi
sdrammatizzati. E’ questa la straordinaria potenzialità della
comunicazione.
Abbiamo incontrato tanti operatori sociali di altri Enti e Servizi
che hanno dimostrato attenzione ed interesse. |
E’ il primo passo
per cominciare a lavorare assieme su obiettivi comuni. Il nostro
lavoro terapeutico non ha senso se rinchiuso in se stesso, sarebbe
un nuovo ghetto in cui confinare il disagio psichico, una più
raffinata e moderna istituzione basilare.
E’ per questo che lavoriamo per costruire un programma
riabilitativo tutto proiettato all’esterno, fortemente integrato
e finalizzato a far vivere nel tessuto civile della
città l’esperienza di reinserimento e la cura stessa.
Quando oltre vent’anni fa iniziammo il nostro lavoro nei grandi
manicomi napoletani, ci insegnavano che la malattia mentale era
incurabile, che bisognava ricorrere a quelle grandi strutture di
contenzione perché "quella" era la cura; eppure davanti
a noi vedevamo soltanto uomini immobili e disperati, violenti o
assolutamente incapaci di ogni reazione. Di fronte a quella
immensa sofferenza ci si sentiva impotenti e senza strumenti ed il
nostro stesso lavoro era mortificato in uno sterile ruolo di
custodia.
Poi uomini come Basaglia al nord e Piro da noi intuirono la strada
da percorrere e cominciarono a costruire un’assistenza basata sull’accoglienza,
sulla prevenzione, sulla presenza continua in quegli stessi luoghi
dove la malattia nasceva. |
Nacquero le
prime esperienze territoriali, le prime comunità
terapeutiche, si cominciò quel lungo percorso di lavoro che
consentirà di abbattere le mura e di chiudere i vecchi
Manicomi.
Si capì che quella "follia" che ci avevano
insegnato non esisteva e che tanti sintomi studiati e
catalogati dai più noti manuali erano il prodotto delle
istituzioni totali e non erano il naturale decorso delle
psicosi.
Si capì che la malattia mentale non è incurabile e che i
malati mentali possono vivere una vita accettabile,
recuperare abilità e capacità di relazione, che le loro
crisi possono essere gestite e superate in strutture idonee
e loro stessi tornare a riprendere il cammino interrotto;
non deve però mancare loro il rispetto e la dignità umana,
ed agli operatori la professionalità necessaria per
restituire capacità di ascolto e comprensione umana.
E’ per questo che ci schieriamo contro tutti i Manicomi,
quelli fisici della emarginazione e della violenza
istituzionale, quelli psicologici della costrizione dell’anima
e della inibizione della creatività.
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Periodico
a distribuzione gratuita
per l’integrazione socio-sanitaria
e la riabilitazione psico-sociale a cura del Dipartimento di
Salute Mentale dell’ASL NA 5
Supplemento a "il Giornale di Cava"
registrazione del Tribunale di Salerno
numero 953 del 18 luglio 1996
Tel. 0347 4771692
www.obla.it/ilgiornaledicava
email: ilgiornaledicava@obla.zzn.com
Direttore Responsabile
Walter Di Munzio
Coordinatore della Redazione
Maurilio Tavormina
Redazione
UOSM 85 di Torre del Greco (NA)
www.dsmtorredelgreco.it
email: info@dsmtorredelgreco.it
Tel. 081 8490514
Fax 081 8490500
Disegni
Antonio Giordano e Raffaele Iovine
Hanno collaborato a questo numero:
Francesco Albanese, Ida Balzano, Lucio Bonelli,
Caterina Butaro, Angelo Castelli, Ciro Cefariello, Antonio
Ciaravolo,
Ciro, C’Onnan, Giuseppe d’Aquino, Teresa D’Arienzo,
Francesco De Stefano, Filippo Di
Carluccio, Carla Di Cristo,
Salvatore Garofalo, Felice Gaglione, Nunzia Gaglione,
Antonio Giordano, Giovanni
Iennaco, Luigi Intoccia, Raffaele Iovine, Maurizio Lombardo,
Mangiafuoco, Maria Cristina, Giannofrio Masessa, Mimmo
Matrone, Andrea Miele, Giovanni Olimpiade, Anna Maria
Sorrentino, Anna Maria Speranza, Stefania, Telem@tico,
Raffaella Terrone, Rosanna Tortora, Rosalba Vitulano
Grafica ed Impaginazione
Mimmo Laudato
Tel. 0347 4771692 - email: mimmolaudato@katamail.com
Stampa cartaceo
Cooperativa Litografi Vesuviani
Tel. 081 472961 - Via Sandriana, 16 - San Giorgio a Cremano
(NA)
Impaginazione elettronica Luigi Mari per www.torreomnia.com
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