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Renato Ferracciù:
nominato direttore

Renato Ferracciù succede ad Enrico Taverna il 6 novembre I934. Disegnatore grafico fine e virtuoso. La sua direzione sarà contrad- distinta da quattro elementi fondamentali: l'affievolimento della collaborazione con le industrie e le ditte coralline, le tormentate vicende della scuola nel periodo bellico e post-bellico, il sodalizio artistico della scuola col maestro orafo Alfredo Ravasco e, sul piano prettamente tecnico-didattico, la nuova tecnica ad impiallicciatura, procedimento che consente di ricoprire piccole sculture od oggetti con tasselli di madreperla di vario colore.
Giuseppe Ciavolino
In seguito, con la direzione Ciavolino, questa tecnica sarà ulteriormente sviluppata e messa in punto, arrivando alla realizzazione di veri e propri mosaici, ottenuti con molte varietà di madre- perle e spesso includenti parti o superfici incise, a basso o altorilievo, o anche in corallo lavorato. dispiegando le più opportune strategie didattiche ed operative e pro- grammandone altresì lo sviluppo.
Egli conosce bene, già dall'inizio degli anni trenta, la vecchia Scuola del Corallo, per avervi compiuto, giovanetto, allievo di Taverna, Palomba e Noto, tutto il ciclo degli studi, inclusi i corsi serali - che frequenta a partire dall'età di undici anni - e per esservi poi ritornato da1 1951, chiamato da Ferracciù all'insegnamento del «disegno professionale» - essendogli affidato anche l'incarico di Vice Direttore. Ciavolino lascia, per la scuola torrese, l'insegnamento al Liceo Artistico di Napoli. L'incarico al Liceo napoletano gli era stato offerto non appena terminati i corsi normali dello stesso liceo prima - e ai quali si era iscritto (giovinetto) dopo quelli svolti nella scuola torrese - e quelli dell'Accademia di Belle Arti successi- vamente, allievo dello scultore Alessandro Monteleone e del pittore Giovanni Bran- caccio, dove insieme con il Diploma, ottenne la ambita borsa di studio «Vincenzo Gemito».
Autore di pregiate incisioni su cammei sardonici, in avorio, corallo, madreperla, (e l'unico direttore - se si esclude Giansanti nel lontano 1879 - in possesso di solida formazione e pratica incisoria).
Ciavolino è pittore di respiro europeo, la sua pittura si nutre dei timbri cromatici che conservano tutto il calore mediterraneo.